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‘Grimani Buttari’, il Tar respinge
la richiesta di sospensiva della revoca
dalla presidenza di Enrico Angeletti

OSIMO - Dopo la nomina del sindaco Pirani, Rosalia Alocco resta al suo posto in attesa del giudizio di merito. La prossima settimana sarà determinante per le scelte amministrative: martedì l’assemblea dei soci di Centro Marche Acque nominerà i nuovi componenti del CdA dopo le dimissioni di due recanatesi mentre per mercoledì è stato convocato il Consiglio comunale banco di prova per la tenuta della maggioranza Pirani

L’ingresso della casa di riposo Grimani Buttari di San Sabino ad Osimo

 

Revoca di Enrico Angeletti dall’incarico di presidente della casa di riposo ‘Grimani Buttari’ di Osimo: può proseguire la presidenza di Rosalia Alocco, nominata lo scorso 8 agosto dal sindaco Francesco Pirani. Il Tar Marche, dopo l’udienza camerale di ieri, ha infatti respinto l’istanza di sospensione cautelare del decreto sindacale presentata con il ricorso dall’ex presidente dell’azienda per i servizi alla persona di San Sabino. Il collegio dei giudici amministrativi, condividendo la scelta del presidente del Tar Renata Emma Ianigro già espressa ad agosto in sede cautelare monocratica, hanno ritenuto che «l’interesse azionato dal ricorrente appaia recessivo rispetto all’esigenza di assicurare la continuità nello svolgimento dell’esercizio delle funzioni di pertinenza della ‘Grimni Buttari’ operante nell’ambito dei servizi alla persona, e ciò anche in considerazione del fatto che è già avvenuta la nuova nomina del componente del CdA in sostituzione». Resta così al suo posto Rosalia Alocco (Liste civiche) che ha sostituito Enrico Angeletti (Pd) e questo basta ad evitare compromissioni della vita amministrativa della casa di riposo.

Tar Marche

Il Tar Marche ha pertanto rinviato e deciso di riservare la sua decisione «alla fase di scrutinio del merito del ricorso, anche in punto di giurisdizione» si legge nell’ordinanza. Il ricorrente ha posto all’attenzione dei giudici anche la questione se la competenza giurisdizionale sia da attribuire al Tribunale amministrativo o al Tribunale civile. Fino alla sentenza del Tar Marche resterà così anche in vigore l’efficacia della famosa delibera del consiglio comunale di Osimo. la numero 38 dello scorso 6 agosto, che aveva suggerito alle opposizioni di uscire dall’aula consiliare dopo aver evidenziato alla maggioranza l’assenza del numero legale, oltre ai provvedimenti di revoca e di nomina firmati dal sindaco per i quali con l’impugnativa Angeletti, difeso all’avvocato Mauro Pellegrini, chiede l’annullamento. Il Comune di Osimo è assistito nel contenzioso dall’avvocato Andrea Galvani mentre ‘Grimani Buttari’ non si è costituita in giudizio.

Francesco Pirani

Ora l’attenzione politica si sposta su Centro Marche Acque e Astea, le società partecipate dal Comune di Osimo diventate terreno di scontro e tensioni per la maggioranza osimana. Martedì prossimo 10 settembre un rappresentante dell’Amministrazione Pirani, parteciperà all’Assemblea dei soci di Centro Marche Acque. Si sono dimessi prima della naturale scadenza del 2026 i due componenti recanatesi del CdA, il vice presidente e amministratore delegato Massimo Corvatta e la consigliera Carla Carestia, e c’è necessità di sostituirli formalizzando nuove nomine. Il presidente Fabio Marchetti e gli altri membri osimani del Consiglio di Amministrazione di Cma in queste settimane, sono rimasti in carica per permettere la prosecuzione dell’attività amministrativa della società che in caso di dimissioni collettive sarebbe rimasta bloccata. Una volta ricostituito il CdA di Centro Marche Acque, c’è da capire se si dimetteranno anche loro lasciando spazio ai candidati osimani scelti dal sindaco Pirani (si fanno i nomi di Damiano Pirani e Manuel Morichi). Un passaggio che non potrà, per iter procedurale, essere  svolto in simultanea il 10 settembre  perchè richiederà almeno una nuova convocazione del CdA ricomposto.

I banchi vuoti della Sala Gialla, ieri

Prima, nella giornata di mercoledì prossimo, 11 settembre, alle ore 15 si svolgerà poi il Consiglio comunale di Osimo, banco di prova per la tenuta della maggioranza rimasta in questo frangente con soli 13 consiglieri. Come annunciato, stamattina il presidente Stefano Simoncini ha firmato la convocazione. All’ordine del giorno sono iscritte diverse interrogazioni, interpellanze, mozioni e odg delle opposizioni ma la Sala Gialla dovrà discutere anche delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato amministrativo 2024-2029 e delle surroghe dei tre consiglieri di maggioranza dimissionari Alberto Maria Alessandrini Passarini (nominato neel CdA di Osimo Servizi) che lascia il posto a Fabiola Martini, Achille Ginnetti (ora alla presidenza della Asso) che avrebbe dovuto essere sostituito da Marco Fioranelli (che ha rinunciato) e lo sarà da Lanfranco Migliozzi, e Massimo Cingolani a cui subentrerà Francesco Sallustio. Nel tardo pomeriggio di oggi la maggioranza ha convocato una pre-consiliare per prepararsi alla seduta alla quale sono stati invitati a partecipare tutti i consiglieri di maggioranza, compresi i 4 in appoggio esterno del gruppo latiniano Liste civiche-Su la Testa. Il rebus da sciogliere è se mercoledì pomeriggio anche loro si presenteranno in aula, permettendo così di raggiungere il numero legale e di aprire la seduta. Se daranno forfait, come è avvenuto lo scorso 22 agosto, la maggioranza sostenuta dalla coalizione civica e da FdI, con molta difficoltà potrà trovare una sponda nei 9 consiglieri della minoranza di centrosinistra che hanno già chiarito la loro posizione.

Paola Andreoni

La capogruppo dem Paola Andreoni, anche oggi è tornata a ribadire che «Osimo è al centro del disinteresse della coalizione di Destra e delle “liste Civiche da sempre”. La città è ferma al 24 giugno, al giorno del ballottaggio, quando per la prima volta nella storia della nostra città dopo la Liberazione, una coalizione di destra con le liste civiche autodefinitesi “da sempre”, ha vinto il confronto elettorale ottenendo, pur per pochi voti di differenza, la fiducia dell’elettorato osimano. Una maggioranza, ripeto di Destra con l’aggiunta delle “Liste Civiche da sempre” che si è incagliata, non per un confronto interno riguardo la visione della città, non per un sano dibattito su valori o alti ideali o su come meglio ripensare i servizi per rispondere al meglio alle aspettative degli osimani. Ma una Maggioranza bloccata da mesi a causa dell’assegnazione delle poltrone, spaccata per ambizioni e interessi di parte: per un incarico in Giunta, nella Presidenza del Consiglio e per gli appetiti di potere dei vari esponenti della neo maggioranza di mettere mani e piedi nelle stanze dei bottoni dei ben remunerati consigli di amministrazione delle società partecipate: Osimo Servizi e Astea spa. L’attività amministrativa non è altro che la cura concreta degli interessi della collettività invece stiamo assistendo sgomenti a mesi di “immobilismo e ritardi”. Ad oggi di concreto il Sindaco ed in generale tutta la maggioranza non ha ancora realizzato o proposto nulla, nessun atto amministrativo posto all’attenzione ed alla valutazione del Consiglio comunale» conclude Andreoni.

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