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Social Lab degli Archi quasi pronto:
sopralluogo di tecnici e associazioni

ANCONA – La delegazione era capitanata stamattina dall’assessore Manuela Caucci. «Manca poco alla conclusione dei lavori e al compimento di un progetto che darà nuova linfa al quartiere e che sarà un punto di riferimento per le persone in difficoltà, e non solo»

 

Sopralluogo stamane dell’assessore alle Politiche sociali, Manuela Caucci, insieme al dirigente Pianificazione Urbanistica del Comune, architetto Claudio Centanni e alla progettista arch. Livia Sardellini, al cantiere Social Lab di Ancona, zona Archi. Il nuovo edificio, quasi ultimato nel suo complesso, è stato realizzato in sostituzione della palazzina occupata dal Centro H, demolita perché inadeguata e insufficiente negli spazi, e si sviluppa su su quattro piani, dei quali i primi due destinata al Social Lab, centro di quartiere integrato per servizi sociali ed abitativi, e i due superiori ad alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.

«Il progetto, completamente a norma, – ricorda una nota del comune di Ancona – utilizza un linguaggio contemporaneo caratterizzato dal rapporto con il contesto architettonico ed ambientale e dal ricorso a tecniche di efficienza energetica: l’edificio è stato realizzato con materiali di qualità, pareti esterne areate, svariati balconi, alcuni dei quali coperti e con schermatura solare, infissi e illuminazione moderni e gradevoli, “il meglio che si poteva fare”- sottolinea la progettista- per un edificio ad uso pubblico. Nel progetto sono inclusi anche la riqualificazione della corte scoperta articolata in aree pavimentate e a giardino, e – da inaugurare nei mesi successivi- la nuova, ampia palestra che potrà ospitare attività di basket e pallavolo, con annessa “palestrina” polifunzionale con ampi spogliatoi, su una superficie totale di 1100 mq, contro i 740 della palestra preesistente, demolita per lasciare spazio ad una struttura più capiente, idonea e funzionale, con tutti i requisiti».

Tornando all’edificio, i tecnici hanno mostrato all’assessore e ai rappresentanti del Centro H gli spazi presenti al piano terra, un grande refettorio, l’ambiente dedicato ad attività laboratoriali (prevalentemente ceramica con forno annesso) servizi igienici diversificati e ambienti destinati a uffici, sale riunioni e via di seguito. Al secondo piano sono presenti un ampio spazio comune e altre salette e, inoltre, 2 alloggi di emergenza a disposizione di categorie svantaggiate. Tutti gli spazi comuni, sono organizzati in sale polifunzionali sub-divisibili all’occorrenza, atte a ospitare più associazioni. Al sopralluogo è stata invitata anche una piccola delegazione dell’Ens territoriale (Ente nazionale sordi) interessata a fruire degli spazi al secondo piano.Un ringraziamento all’Erap e agli Uffici comunali per il lavoro svolto è stato espresso dall’assessore Caucci, che segue il progredire del cantiere assieme al Centro H e alle altre associazioni del quartiere: «Manca poco alla conclusione dei lavori – ha detto- e quindi al compimento di un progetto che darà nuova linfa al quartiere e che sarà un punto di riferimento per le persone in difficoltà, e non solo».

 

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