Avevano opposto resistenza nei confronti dei poliziotti, rifiutandosi di salire a bordo della Volante e non volendo in alcun modo fornire i documenti. Entrambi, erano in un forte stato di alterazione dovuto all’abuso di alcool.
Più volte i due, camerunensi di 30 e 40 anni, avevano minacciato gli agenti che si erano visti costretti a contenerli in un primo momento tentando di mediare fino a quando i due africani, forti di alcuni amici, hanno continuato a inveire nei confronti dei poliziotti anche quando uno degli uomini della questura tirò fuori il taser.
Infatti, neanche alla vista della pistola ad impulsi elettrici i due placavano i loro animi ed ecco allora che il taser si è dovuto utilizzare, esplodendo un dardo. Solo così è stato possibile salvaguardare l’incolumità dei poliziotti, arrestare i due e condurli in questura.
All’esito dell’udienza per direttissima l’arresto dei due è stato convalidato, ma pronta e immediata è arrivata anche la risposta dal questore, sul fronte delle misure di prevenzione.
I poliziotti della Divisione Anticrimine infatti hanno condotto un’attenta e mirata istruttoria all’esito della quale è emerso come i due avevano diversi precedenti, erano già stati sanzionati per il loro stato di ubriachezza e frequentavano anche abitualmente diversi pregiudicati. Inoltre, l’episodio verificatosi era stato giudicato particolarmente grave. Per questo motivo, e per la prima volta, il questore ha dunque emesso un dacur aggravato: un Divieto di Accesso alle Aree Urbane che tuttavia, a differenza di tutti gli altri emessi fino ad ora, è aggravato ed esteso poiché vieta l’accesso a tutti i pubblici esercizi ed ai locali presenti nel territorio dell’intera provincia. Quindi ciò si traduce in un divieto di accesso non solo all’interno del bar dove si è verificato l’episodio ma anche all’interno di tutti gli altri locali pubblici della provincia. La norma consente infatti di emettere tale misura “aggravata” nei confronti delle persone che si sono rese autori di violenza o minaccia a pubblico ufficiale o resistenza, e che per aver commesso proprio questi reati, l’arresto è stato convalidato dal giudice.
I due camerunensi non potranno quindi né accedere all’interno, né stazionare all’esterno di qualsiasi locale pubblico presente non solo in tutta la città di Ancona, ma anche in provincia. La misura di prevenzione sarà valida per entrambi fino al 2026.
«Si tratta di una misura di prevenzione che, nella sua forma aggravata – ha dichiarato il questore, Cesare Capocasa -, consente di dare un forte ed incisivo segnale a chi, in stato di alterazione da abuso di sostanze alcoliche, pone in pericolo la sicurezza e l’incolumità dei cittadini dei poliziotti, intervenuti per contenerli. Esserci sempre vuol dire dare immediata risposta a questi fenomeni attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti che la Legge offre».
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