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Per la scuola Da Vinci,
demolita e riscostruita,
suona la campanella per 207 alunni

FALCONARA - Palloncini, festoni e taglio del nastro a Castelferretti per il ritorno tra i banchi della elementare. Bambini, famiglie e insegnanti hanno celebrato la riapertura con il sindaco Stefania Signorini e la Giunta comunale

Il taglio del nastro

Festa grande a Castelferretti nel primo giorno di scuola.
Infatti, per gli alunni della elementare Da Vinci è suonata la campanella nel nuovo plesso, completamente demolito e ricostruito.
A tagliare il nastro, alle 8.15, il sindaco Stefania Signorini, affiancata dalla vicesindaco Valentina Barchiesi, con delega ai Lavori pubblici, e dall’assessore alla Scuola Elisa Penna. Hanno partecipato anche gli assessori Romolo Cipolletti e Ilenia Orologio. Era presente la dirigente scolastica del comprensivo Sanzio-Falconara Centro Alessandra Rucci.
«Oggi è un giorno davvero speciale – ha esordito il sindaco Signorini prima del taglio del nastro – perché corona un percorso estremamente sfidante in termini di impegno finanziario e di lavoro, che ha coinvolto tutta la Giunta. Sono stati fondamentali cuore, passione e tanta determinazione. Ho seguito personalmente i lavori facendo sopralluoghi periodici e oggi vedere questa bellissima scuola accogliere i bambini mi riempie di orgoglio. Ringrazio tutta la Giunta e in modo particolare la vicesindaco Valentina Barchiesi, che è stata sempre presente, il dirigente Roberto Mantovani, Simona Bocchini dell’ufficio tecnico, oltre alle insegnanti e al personale scolastico».
Le maestre, con l’aiuto della Giunta, hanno arricchito gli ambienti con palloncini, cartelloni e decori in tema spaziale, per una scuola «Pronta ad esplorare nuovi spazi». La festa ha coinvolto anche i genitori, che hanno voluto visitare l’intero edificio, dalle aule alla mensa, fino alla palestra, fiore all’occhiello dell’intero edificio.

Il nuovo plesso ha potuto quindi accogliere gli iscritti alla primaria, in totale 207.
«Oggi festeggiamo un altro grande traguardo dei Lavori pubblici – ha detto la vicesindaco, Valentina Barchiesi -. Con orgoglio siamo riusciti a restituire alla cittadinanza una scuola completamente ricostruita e riorganizzata in appena due anni. La scuola Da Vinci, al centro del paese, è e sarà ancora di più un punto di riferimento per la comunità di Castelferretti e per il futuro dei ragazzi. Grazie all’impegno di tutti siamo riusciti ad affrontare anche la sfida di avere una scuola nuova, moderna, efficiente e priva di barriere architettoniche, nel pieno della crisi legata all’aumento prezzi delle materie prime e alle modifiche normative legate al Pnrr».
«Un inizio di anno scolastico estremamente emozionante – è il commento dell’assessore alle Politiche scolastiche Elisa Penna – che vede gli alunni delle scuole Da Vinci iniziare un nuovo percorso in una scuola accogliente e curata. Così come è stato per l’edificio che oggi unisce storia e memoria alla novità e modernità, così i bambini affronteranno questo nuovo anno ricco di sorprese con la forza di tutte le esperienze precedenti e future nel grande viaggio della crescita».

I lavori alla scuola Da Vinci, che hanno interessato principalmente la porzione più recente risalente agli anni Settanta, sono partiti nell’agosto 2022 con la demolizione del manufatto, cui è seguita la ricostruzione dell’edificio. Sono stati adottati tutti gli accorgimenti possibili per armonizzare il nuovo corpo di fabbrica con l’edificio storico, risalente ai primi del Novecento e ristrutturato nel 2020 e con la scuola di musica affacciata su via Mauri.
Ora l’immobile, nato dall’integrazione tra la parte storica e quella ricostruita, ospita 10 grandi aule, un laboratorio di informatica, una biblioteca, un’aula polivalente, due locali per la refezione (uno dei quali a utilizzo flessibile) e una palestra, distribuiti in tre livelli. La palestra in particolare, delle dimensioni più che raddoppiate rispetto a quella precedente, sarà utilizzata anche in orario extrascolastico e vi si può accedere direttamente dall’esterno. E’ completa di spogliatoi separati per uomini, donne e corpo docente.
Nel nuovo edificio tutti gli spazi sono stati ottimizzati e anche quelli di connessione interna rappresenteranno luoghi di interscambio. Il plesso dispone di un maggior numero di bagni, con superficie più ampia che in passato e tutti i piani, collegati anche da un ascensore, sono privi di barriere architettoniche. E’ stato dotato di un impianto fotovoltaico ed è isolato termicamente, in modo da ridurre drasticamente il consumo energetico. Nelle aule sono stati installati monitor touch che sostituiscono le Lim (lavagne interattive multimediali). I lavori hanno interessato anche la porzione del primo Novecento, che è stata integrata fisicamente con la nuova ed è stata oggetto di una manutenzione straordinaria.
All’esterno dell’edificio è stato rifatto l’asfalto del piazzale antistante, con una nuova segnaletica ed è stato ampliato giardino antistante la parte più antica, protetto da una recinzione.
I lavori hanno richiesto un investimento complessivo di 3milioni di euro e sono stati finanziati per 1,5 milioni con fondi Pnrr.

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