«E’ passato un altro mese e mezzo e non si è mossa una foglia per la costituzione della nuova società unica che dovrà gestire l’acqua». La denuncia porta la firma di Cgil, Cisl e Uil, che invitano a riattivarsi in maniera solerte dopo la nuova assemblea dell’Ato3 Marche Centro Macerata convocata ieri mattina per fare il punto sullo stato di aggiornamento del gestore unico di Ambito che coinvolge anche alcuni comuni dell’Anconetano, tra i quali Osimo, e per la conferma della predisposizione tariffaria 2023 di Arera.
«Dopo l’ultima assemblea dell’1 agosto, dove avevamo avuto modo di apprezzare dei piccoli passi in avanti verso la costruzione del soggetto unico di gestione del servizio idrico integrato, dobbiamo oggi constatare con enorme rammarico che non si è ancora conclusa la stagione delle divisioni e delle forzature – affermano Daniele Principi (Cgil), Rocco Gravina (Cisl), Sergio Crucianelli (Uil), Andrea Coppari (Filctem Cgil), Giuliano Caracini (Femca Cisl) e Manuel Broglia (Uiltec Uil) – sono infatti passati in maniera totalmente infruttuosa altri 45 giorni senza che la richiesta di parere all’Agcm, votato all’unanimità dalla scorsa assemblea, sia stata presentata. Considerato che detto parere risulta imprescindibile per stabilire la natura del soggetto che si dovrà andare a costruire riteniamo quindi gravissima questa ulteriore perdita di tempo. Auspichiamo che dopo l’assemblea di oggi detto parere venga immediatamente inviato per permettere finalmente di sbloccare questa vicenda e che si avvii il processo per la costruzione di un’unica società che garantisca la gestione in house dell’acqua, la qualità del servizio, la piena tutela occupazionale dei dipendenti oggi impiegati nel settore ed il contenimento delle tariffe per tutelare i cittadini in difficoltà, obiettivi fondamentali che come organizzazioni sindacali ribadiamo da ormai quasi due anni. Per quanto ci riguarda proseguiremo ad informare costantemente degli sviluppi di questa vicenda i cittadini ed i lavoratori interessati, consapevoli che qualora la fase di stallo dovesse proseguire ulteriormente siamo pronti a riprendere il percorso di mobilitazione avviato prima dell’estate».
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