«Penso che Ancona mi darà grosse soddisfazioni sia sul piano professionale che personale. Il mio primo obiettivo è quello di portare l’Istituzione ad incrementare ancor di più la vicinanza al cittadino, con una sinergia che comprenda, ovviamente: tutte le forze dell’ordine, la prefettura e la procura della Repubblica. Faremo parlare i fatti, e ci piacerà raccontare le cose dopo averle fatte».
Così, questa mattina, il nuovo comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Roberto di Costanzo, durante l’incontro con i rappresentanti degli organi di stampa tenutosi al comando della Montagnola di Ancona.
Tra i punti salienti, quello dell’ «Informazione preventiva e campagne di sensibilizzazione» che già si fanno e «si continueranno a svolgere» per contrastare il fenomeno delle truffe. «Abbiamo bisogno di un grande aiuto per far sì che più persone in assoluto conoscano le metodologie che vengono attuate per perpetrare le truffe: sia informatiche che nei confronti degli anziani, in modo tale da saperle subito riconoscere. Mi sono accorto in questi giorni – ha detto – che questo è un fenomeno particolarmente sentito in questa provincia. Faremo quindi vari incontri con la popolazione oltre a quelli che già avvengono nelle parrocchie. Li amplieremo, quindi, anche ad altre realtà. Il fenomeno delle truffe – ha aggiunto – cesserà infatti quando queste verranno riconosciute e non potranno più essere messe a segno».
L’incontro è servito dunque per stimolare riflessioni condivise sui temi della comunicazione istituzionale e presentare anche gli altri nuovi ufficiali giunti nel capoluogo dorico: il tenente colonnello Carmine Elefante, comandante del Reparto Operativo; e il maggiore Flavio Annunziata, comandante della Compagnia del capoluogo.
Il colonnello Roberto Di Costanzo, 47 anni nato a Napoli, nei suoi 28 anni di servizio, ha ricoperto incarichi di comando di reparti territoriali e di Stato Maggiore presso il Comando generale dell’Arma.
Ha avuto esperienze professionali prettamente investigative in aree ad elevato indice di criminalità organizzata quali: Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, dove ha contribuito al contrasto alla Sacra Corona Unita, alla Camorra e alla ‘Ndrangheta con importanti operazioni di polizia giudiziaria contro agguerriti sodalizi criminali e per la cattura di pericolosi latitanti, per le quali gli sono stati tributati 10 encomi di cui 4 solenni.
Tra questi incarichi emergono sicuramente il Comando del Nucleo Operativo di Bari Centro, del Nucleo Investigativo di Napoli e del Reparto Operativo di Catanzaro.
Nel corso della sua carriera, l’Ufficiale è stato anche impiegato in due missioni internazionali di pace: nel 2005 in Bosnia, a Mostar, per la stabilizzazione dell’ordine pubblico e, successivamente, in Iraq a Baghdad per l’addestramento della polizia nazionale irachena.
Inoltre, quando era al Comando generale, ha svolto ricognizioni nei teatri operativi esteri dove operano i carabinieri ovvero in Iraq, Afghanistan, Emirati Arabi, Israele, Libano e Gibuti e sempre fuori dal territorio nazionale, in Regno Unito e Lituania, ha frequentato corsi di formazione in ambito Nato e Ue.
È stato insignito con varie medaglie per l’anzianità di servizio, per il lungo comando e per la partecipazione alle missioni di pace all’estero.
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