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Cartiere Fedrigoni, possibile cessione:
la consigliera Manuela Bora
interroga la giunta regionale

FABRIANO – Per l’esponente del Partito Democratico è prioritario «tutelare l’occupazione e il patrimonio storico, culturale e turistico dell’azienda»

Manuela Bora

 

«L’area del Fabrianese rischia di vivere una nuova difficile stagione per quanto concerne il lavoro. Insieme ai timori che insistono sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali alla Beko, nutriamo grande preoccupazione sul futuro delle Cartiere Fedrigoni, i cui rumors riguardanti una possibile cessione non sono stati ufficialmente smentiti dalla proprietà. Per questo motivo, insieme ai consiglieri del gruppo assembleare del Partito Democratico, ho deciso di presentare un’interrogazione al presidente Acquaroli per conoscere quanto prima se siano state avviate interlocuzioni con l’azienda per conoscere tempestivamente le scelte che verranno effettivamente operate e se, soprattutto, siano state intraprese azioni volte a tutelare i lavoratori coinvolti in questa situazione di incertezza». A dirlo in una nota è la consigliera regionale del Partito Democratico Manuela Bora, la quale sollecita anche l’attivazione di percorsi istituzionali nazionali ed europei per cercare possibili soluzioni capaci di garantire il rilancio e la prosecuzione del segmento produttivo delle cartiere fabrianesi.

«La possibile cessione delle carte per arte, disegno e ufficio commercializzate con il marchio “Fabriano” – spiega Bora – interesserebbe i siti di Fabriano, Pioraco e Castelraimondo e potrebbe potenzialmente coinvolgere circa 500 lavoratori, con un impatto sociale ed economico molto pesante sulle comunità dell’area montana. La Regione Marche non può e non deve voltarsi di fronte a questi rischi, ma deve inserire tra le sue priorità la tutela della produzione marchigiana di carte valori, frutto di un percorso ultra secolare di crescita, di capacità creativa, conoscenze e competenze che hanno arricchito e consolidato la tradizione manifatturiera della nostra regione e rappresentano un patrimonio inestimabile anche sul piano storico, culturale e turistico» conclude il comunicato.

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