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Danni alluvione e ampliamento biogas:
riunioni del Comitato
e del Consiglio di quartiere

OSIMO – Domani sera convocazione straordinaria a San Parterniano del Consiglio di quartiere per discutere della riconversione a biometano dell’impianto in località Coppa, venerdì all’l’Hotel Concorde si incontrano i danneggiati dall’emergenza maltempo della scorsa settimana. Sul fronte contenzioso legale, il presidente del Tar Marche prima di decidere sulla richiesta di sospensiva cautelare degli atti ha chiesto al Comune l’invio della delibera del Consiglio comunale aperto grazie al Regio Decreto. Cna Zona sud di Ancona giudica grave la situazione di stallo amministrativo: «Il sindaco Francesco Pirani faccia la sua scelta definitiva e riporti alla normalità la città, aspettare i giudici non ci sembra una buona idea»

Veduta aerea di Osimo centro e della sua immediata periferia (foto Bruno Severini)

 

Si profila una vigilia di fine settimana impegnativa per Osimo, tra contenziosi legali  che coinvolgono il Comune e malumori dei cittadini per i danni causati dal maltempo dei giorni scorsi o per il progetto di riconversione dell’impianto a biogas di via Coppa. Il presidente del Tar Marche, Renata Emma Ianigro, ha chiesto al comune di Osimo di inviare entro domani, 26 settembre, una copia della delibera del Consiglio comunale dell’11 settembre scorso con il relativo verbale, prima di decidere se accogliere o meno la richiesta di sospensiva cautelare monocratica. Gli atti sono stati impugnati con ricorso dalle minoranze di centrosinistra che ritengono illegittima l’applicazione di un articolo del Regio Decreto del 1915 per aprire, in mancanza del numero legale di 13 presenze, quei lavori consiliari, che hanno approvato la sostituzione di tre consiglieri comunali dimissionari con il subentro in aula di Fabiola Martini, Lanfranco Migliozzi e Francesco Sallustio. Nell’emiciclo quel giorno erano seduti solo in 9 su 25 per l’assenza di 4 consiglieri latiniani di maggioranza e dei 9 di opposizione. Con l’impugnativa al Tar vengono chiamati in causa proprio i tre nuovi consiglieri ma anche la Provincia di Ancona nella persona del presidente pro tempore (nessuno per ora si è costituito in giudizio), considerato che domenica prossima si voterà per il rinnovo del Consiglio provinciale e va chiarito se i 3 nuovi rappresentanti consiliari osimani possono partecipare all’elezione. In attesa inoltre che tutte le notifiche ai controinteressati vengano perfezionate, il deposito del decreto del presidente del Tar Marche è atteso per venerdì.

Il quotidiano della città prosegue intanto con qualche focolaio di protesta. Per la stessa data del 27 settembre alle ore 20.30 si sono dati appuntamento l’Hotel Concorde i partecipanti al neo Comitato o per i danni dell’alluvione di Osimo Stazione-Aspio dopo l’emergenza maltempo della scorsa settimana che ne ha provocati di nuovi. Domani sera alle ore 21, invece, al Centro Sociale “Colle Verde” San Paterniano (Casetta di legno dietro la chiesa) San Paterniano è fissata una convocazione straordinaria del Consiglio di Quartiere su una questione che sta agitando il sonno dei residenti, l’ampliamento dell’impianto biogas e riconversione a biometano in località San Paterniano.Si parlerà di impatto su salute, qualità dell’aria, ambiente (difesa del suolo e dell’acqua, rispetto delle tutele paesaggistico-ambientale), viabilità e traffico su tutto il territorio.

L’impianto a biogas di via Coppa

«Grande è la preoccupazione dei residenti delle frazioni Casenuove, Villa e San Paterniano per il paventato ampliamento dell’impianto di conversione di produzione da biogas in un impianto di produzione di biometano da realizzare in Osimo, in località Coppa. Desta preoccupazione il mistero e la mancanza di trasparenza tenuta dall’Amministrazione Pirani su tale vicenda. – scrive in una nota la capogruppo del Pd, Paola Andreoni – Si vocifera trattasi di un notevole ampliamento rispetto a quello già esistente e che il progetto prevede che si andrà a trattare una cifra come 52.000 tonnellate di biomassa (tre volte tanto il precedente), di cui 20.000 tonnellate di origine animale, tra cui 18.000 tonnellate di pollina (proveniente da allevamenti avicoli industriali intensivi e che potrebbero far uso anche di antibiotici) e 2.000 di altri liquami. C’è da chiedersi cosa sarà destinato a diventare, quindi, il territorio del nostro Comune?» è l’interrogativo che si pone Paola Andreoni.

La preoccupazione dei consiglieri dem è legata anzitutto all’impatto sul territorio che potrebbe derivare dalla realizzazione dell’intervento. «Il funzionamento di un impianto di tale potenza rende necessarie, come per gli altri impianti presenti in Italia, grandi quantità di rifiuti agricoli e zootecnici, che devono essere trasportati con un numero elevato di camion nel sito. Oltre quella ambientale ci sono anche altre questioni: quella connessa ai possibili odori prodotti dall’impianto e un’altra di viabilità e inquinamento per via dell’incremento del traffico di mezzi pesanti in una zona già particolarmente congestionata e con strade strette, inadeguate a raccogliere il traffico pesante che ne deriverebbe. Non si tratta di essere contrari all’iniziativa privata di un’azienda che nel rispetto delle norme, vuole sviluppare il proprio business, ma credo – conclude Andreoni – che per quanto riguarda la zona di ubicazione sia stata compiuta una scelta sbagliata, e che fosse dovere dell’Amministrazione comunale esprimersi in maniera chiara facendo leva sulle prerogative concesse dalla legge, per sollevare una questione di opportunità, tenendo in considerazione le caratteristiche di via Coppa e della frazione dove l’impianto è stato pensato».

I cittadini della zona che hanno seguito la vicenda biogas dal 2010 hanno richiesto l’accesso agli atti, scoprendo che «sono addirittura due le richieste di autorizzazione avanzate alla Regione Marche per due impianti che distano appena 3 km. – scrivono in una nota – Questi dovrebbero utilizzare circa 104.000 tonnellate di materiale, di cui 36.000 tonnellate di pollina, 4.000 tonnellate di liquami vari. In uscita ci dovrebbero essere indicativamente 90-100.000 tonnellate di digestato che dovranno essere sparsi necessariamente sui campi del territorio di Osimo e dintorni (da 6.000 a 8.000 ettari!? a seconda delle zone) e quindi in ambiente, con potenziale rischio di inquinamento dei fiumi e delle falde (rischio che si sta correndo anche in situazioni attuali di forti piogge). Migliaia di mezzi trasporteranno tutti questi materiali (andata e ritorno). I centri abitati di San Paterniano, Casenuove, Padiglione, Campocavallo, Passatempo, e non solo, conteranno tutti questi mezzi di trasporto di reflui zootecnici e colture dedicate, con periodi di picco legati al raccolto delle colture, che anziché per uso alimentare verranno destinate alla produzione di metano (noto gas ad effetto serra). Può il territorio osimano sopportare tutto questo?» si domandano i residenti della zona.

Andrea Cantori

Anche la Cna Zona Sud di Ancona giudica grave la situazione di stallo creatasi dopo le elezioni amministrative osimane e lancia un appello al sindaco Francesco Pirani perché faccia la sua scelta definitiva e riporti alla normalità la città. Sono passati 76 giorni dall’insediamento della nuova giunta (11 luglio). E’ consuetudine che i corpi intermedi facciano un report dei primi 100 giorni delle nuove amministrazioni comunali. La presidenza della Cna di zona Sud di Ancona, riunitasi ieri sera, ritiene incomprensibile la situazione che l’attuale amministrazione osimana sta vivendo, ferma in uno stallo increscioso.«La Cna di Osimo chiede con forza se questa amministrazione ha una maggioranza per riuscire a portare avanti i tanti punti programmatici che le associazioni di categoria, unitariamente, hanno posto in campagna elettorale: ritorno delle mostre d’arte, completamento della strada di bordo a sud, consulta economica, riqualificazione dei contenitori cittadini (in primis ex Corridoni), etc. L’organismo di presidenza ritiene necessario che il Sindaco risolva la situazione: ricompattare definitivamente la maggioranza oppure trarre le dovute conseguenze» si legge in una nota ufficiale.

Andrea Cecconi

«Aspettare la sentenza del Tar, a cui la minoranza ha fatto ricorso, non ci sembra una buona idea –commentano congiuntamente Andrea Cecconi, Luigi Giambartolomei e Andrea Cantori, rispettivamente presidente, referente e segretario della Cna di Zona Sud – Se è possibile evitarlo, sarebbe buona cosa che la politica faccia il suo corso, senza attendere le decisioni della magistratura. Riteniamo infatti che il sindaco debba prendere le sue decisioni in autonomia, considerando il fatto che l’organo della giustizia amministrativa non potrà in ogni caso risolvere i problemi dei numeri della maggioranza. Occorre sciogliere i nodi che si sono creati fin qui in maniera definitiva: questa amministrazione ha la forza di avviare la legislatura oppure no? – Concludono i vertici associativi della Cna di Zona – E’ giunto il momento di rispondere definitivamente»

In primo pinao da in. Paola Andreoni e Michela Glorio con gli altri consiglieri del centrosinistra

Ad Osimo la coalizione di centrosinistra che ha sostenuto Michela Glorio candidata a sindaco alle elezioni amministrative 2024 «è unita, coesa e soprattutto ampia; al suo interno infatti ci sono anche partiti nazionali ed è proprio grazie al loro sostegno che il prefetto è stato interessato e sollecitato ad una risposta scritta e che al Senato è stata fatta un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno. – si legge in una nota a firma congiunta – Alla Camera sono stati interessati l’on. Irene Manzi del Pd e l’on. Giorgio Fede del M5S che hanno richiesto un incontro al prefetto di Ancona Saverio Ordine, e che continuano a seguire da vicino la questione, attraverso il loro lavoro alla Camera. Il senatore De Cristoforo, invece, ha presentato lo scorso lunedì, un’ interrogazione al Ministero dell’interno chiedendo spiegazioni sulla legittimità di quanto accaduto nel consiglio comunale dell’11 settembre scorso».

da sin. i consiglieri comunali Caterina Donia, Simone Pugnaloni e Mauro Pellegrini, che in veste di avvocato ha presentato il ricorso al Tar

«Ricordiamo che in quel consiglio comunale, l’Amministrazione del sindaco Pirani è ricorsa ad un regio decreto del 1915 per surrogare i 3 consiglieri comunali dimissionari avvalendosi del voto di 4 consiglieri su 25. Di fronte ad una maggioranza che non c’è più, si è applicato un decreto fatto dal Re durante la prima guerra mondiale. Un grave atto illegittimo che ci riporta indietro nella storia e che soprattutto non rispecchia la natura dei marchigiani (e degli osimani) da sempre rispettosi e osservanti delle regole. – rammenta il comunicato di Michela Glorio e degli altri 8 consiglieri della coalizione di centrosinistra – Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente i tre parlamentari interessati che si sono messi immediatamente a disposizione e che si sono impegnati per fare chiarezza sulla questione. Osimo merita di essere alla ribalta nazionale per questioni ben più meritevoli, come ad esempio le eccellenze del territorio, i grandi eventi sportivi e culturali etc, e non per politiche “furfantesche” messe in campo dall’attuale amministrazione e per cui i consiglieri comunali di minoranza hanno dovuto fare ricorso al Tar. Osimo ha cambiato passo, purtroppo andando indietro invece che avanti. La minoranza consiliare continuerà a vigilare sul rispetto delle regole e sulla denuncia di atti illeciti e illegittimi».

(ultimo aggiornamento alle ore 18)

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