Massima attenzione alle partecipate e valutazione attenta degli impatti a medio e lungo periodo scaturenti dalle opere in realizzazione grazie al Pnrr. Sono alcune delle questioni sollevate dalla Corte dei Conti delle Marche, presieduta da Vincenzo Palomba, che questa mattina ha dichiarato la parificazione del Rendiconto generale della Regione Marche per il 2023.
La decisione è arrivata al termine dell’udienza lunga e articolata che si è tenuta alla Loggia dei Mercanti ad Ancona, durante la quale i magistrati contabili, nel contesto di un “bilancio sano” e di “dati positivi”, hanno ravvisato anche alcune criticità in particolare sul fronte enti strumentali.
Per la sanità il monito a un impegno soluzioni strutturali alla generale carenza di medici, problema nazionale dovuto a carenza di programmazione nel tempo, per evitare «esternalizzazione di servizi, aumento di costi e mobilità passiva». Sono due, secondo la sezione, fenomeni da tenere comunque in considerazione nella prossima programmazione sanitaria: «Da un lato l’ammontare delle entrate una tantum a copertura dei costi, la cui consistenza è comunque suscettibile di incidere sulla significatività del risultato contabile annuale, dall’altro, l’andamento dei saldi della modalità sanitaria. Le risultanze della gestione 2023 hanno dato atto del generale rispetto delle disposizioni inerenti ai vincoli di spesa di personale, nonché del tetto legislativo alla spesa farmaceutica convenzionata. Uno sforamento del limite è stato invece riscontrato per la spesa farmaceutica per gli acquisti diretti, per la spesa farmaceutica complessiva, nonché per l’acquisto dei dispositivi medici e l’acquisto di prestazioni da operatori privati accreditati per l’assistenza specialistica ambulatoriale e ospedaliera. Sotto il profilo gestionale, le principali misure varate dalla Regione Marche hanno interessato, oltre all’utilizzo di ulteriore personale con contratti di lavoro flessibile, anche la riorganizzazione della rete ospedaliera, il rafforzamento dell’assistenza territoriale e la pianificazione degli interventi organizzativi volti alla riduzione delle liste d’attesa».
In merito al Pnrr la sezione ha sottolineato «la necessità di valutare, nei prossimi anni, gli impatti a medio e lungo periodo scaturenti dalle opere in realizzazione, per evitare che la mancanza di fondi futuri, necessari per il funzionamento e la manutenzione, ne vanifichi gli obiettivi. Con riferimento agli interventi a seguito del Sisma 2016/2017, la Sezione ha preso atto degli sforzi compiuti nell’ambito della organizzazione regionale per migliorare il coordinamento e l’azione amministrativa».
La Corte ha evidenziato ritardi nella ricostruzione: «numerosi risultano gli interventi ancora da completare e, a volte, addirittura da iniziare per riconsegnare alla collettività un territorio dotato delle strutture indispensabili per un ritorno alla normalità. Una decisa accelerazione si è invece registrata nella ricostruzione privata che, al termine del 2023, nonostante l’instabilità del mercato, ha di fatto evidenziato una positiva evoluzione con riferimento, in particolare, alle somme concesse e poi erogate».
Riguardo il personale, la Sezione rileva la necessità di una idonea pianificazione finanziaria e di un adeguato monitoraggio della spesa di personale da parte della Regione, nell’orizzonte tracciato dai principi dell’ordinamento contabile, dalle norme sui vincoli di spesa e dalle disposizioni del d.lgs. n. 165/2001, a garanzia del concorso dell’Amministrazione regionale al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.
Evidenziato anche il rapporto con le partecipate: «Sul fronte dei rapporti di debito-credito con gli organismi partecipati, si rileva la presenza di significativi disallineamenti e la sussistenza di una rilevante quantità di debiti dell’Amministrazione regionale nei confronti dei propri organismi partecipati. La gestione dei rapporti con enti ed organismi strumentali, anche sul versante dei trasferimenti di risorse regionali, ha mostrato alcuni profili di incoerenza con l’ordinamento giuscontabile. La Sezione sottolinea che, al pari di tutti i procedimenti volti alla cura dell’interesse pubblico, l’affidamento ad organismi strumentali di compiti e funzioni della struttura regionale, deve presupporre analisi appropriate e scrupolosi controlli gestionali e deve, comunque, rigorosamente conciliarsi con gli scopi che sono tipici del bilancio e della contabilità pubblica».
Il giudizio finale è «positivo – ha detto a margine Palomba – anche perché i dati fondamentali sono sani e la sanità chiude in pareggio. Da approfondire il tema del personale e degli enti strumentali, non partecipati, perché si nota un ampliamento della spesa e delle competenze trasferite a questi enti». Un «bilancio sano che ha rispettato i vincoli di finanza pubblica», ha chiosato a margine la procuratrice regionale della Corte dei Conti Alessandra Pomponio, evidenziando criticità su post sisma, utilizzo di fondi Pnrr, che è in una fase iniziale, ingenti risorse veicolate attraverso enti strumentali della Regione. Abbiamo richiesto maggiore attenzione alla necessità di istituire questi enti, evitando duplicazioni di funzione che possono essere svolte all’interno della Regione e di dar conto dell’attività e dell’utilizzo delle risorse in trasparenza».
All’udienza hanno partecipato, tra gli altre autorità, rappresentanti della Regione, tra cui il presidente Francesco Acquaroli, il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e al Bilancio Goffredo Brandoni e il vice presidente del Consiglio Maurizio Mangialardi.
Acquaroli ha parlato del giudizio di parifica come di «un’occasione importante per fare valutazioni rispetto all’andamento dell’amministrazione nella Regione. «Siamo soddisfatti perché il giudizio è positivo – ha affermato il presidente della Regione -. La parifica del rendiconto regionale è un momento cruciale di verifica e di confronto sull’attività svolta e dunque un’occasione preziosa per migliorare l’operato dell’ente dove necessario. La Corte dei Conti gioca un ruolo fondamentale nel fornire indicazioni utili nella sua attività di controllo per ottimizzare l’efficienza amministrativa che ci impegniamo come sempre a seguire per migliorare le nostre azioni accogliendo, con massima attenzione, le raccomandazioni della Corte. La Regione ha infatti chiuso il 2023 con un rendiconto positivo, senza aumentare le tasse e promuovendo nuovi investimenti per sostenere lo sviluppo economico locale. Nonostante un contesto economico globale complicato da guerre e disastri naturali, come il sisma e le alluvioni, abbiamo gestito con impegno le risorse disponibili, incluse quelle del Pnrr e dei fondi europei, con buoni risultati soprattutto per i programmi comunitari. Particolare attenzione è stata data alla sanità, affrontando problematiche che interessano non solo le Marche ma l’intero territorio nazionale, e garantendo l’equilibrio economico-finanziario del settore. Una particolare attenzione, rimanendo in ambito sanitario, è stata posta poi, e continuerà ad esser posta nei prossimi anni, alla realizzazione delle opere di edilizia sanitaria, al fine di fornire una concreta risposta alle esigenze della collettività. L’obiettivo della Regione è quello di proseguire su questa strada, assicurando conti in ordine, ponendo in essere, al contempo, tutte le azioni necessarie a garantire i servizi essenziali per i cittadini, le famiglie e le imprese, favorendo lo sviluppo del nostro tessuto economico composto per lo più da micro e piccole attività, sfruttando al meglio le cospicue risorse messe a disposizione dalle istituzioni nazionali ed europee. La tenuta dei conti pubblici sta infatti alla base della crescita economica, sostenibile ed inclusiva, del nostro sistema. E l’auspicio è che in questo percorso continui a rafforzarsi il proficuo rapporto istituzionale tra la Regione e la Corte dei conti al fine di prestare il miglior servizio alla nostra Comunità».
Si è immediatamente acceso il dibattito politico. «Confermato quanto ormai da tempo denuncia il gruppo assembleare del Partito Democratico – a dirlo è la capogruppo regionale Anna Casini – soprattutto per quanto concerne la gestione degli Enti strumentali e delle Agenzie regionali proliferate in questi ultimi anni con un incremento delle spese al limite dell’insostenibilità per quelli che sono in gran parte degli inutili carrozzoni politici, poltronifici a uso e consumo della giunta Acquaroli e dei suoi amici. Quello che ne esce è un quadro inquietante, impietosamente fotografato dalle relazioni che si sono susseguite, le quali hanno evidenziato come allo stanziamento di ingenti risorse e contributi da parte della Regione Marche non si riesca a individuare una chiara connessione tra le attività finanziate e i documenti programmatici». I dem puntano il dito soprattutto su Atim.
Dall’altra parte il capogruppo della Lega Renzo Marinelli gioisce: «Il giudizio positivo espresso dalla corte dei conti che ha parificato il bilancio è la prova inconfutabile del buon governo della Regione Marche da parte della Giunta Acquaroli. La parifica pone l’attenzione sia sui conti in ordine, sia sulla riduzione dell’indebitamento, a dimostrazione di una strategia equilibrata, ma coraggiosa che ha consentito contemporaneamente anche di risollevare le Marche dai disastri ereditati del passato. Importanti sottolineature sulla valutazione positiva della riforma sanitaria che va nella direzione di garantire maggiore efficienza ed equilibrio dei conti e sull’utilizzo dei fondi europei, fondamentali per ridare slancio all’economia regionale. Queste valutazioni mettono in risalto la qualità di un’azione politica figlia di una strategia e di un programma elettorale che passo dopo passo stiamo attuando, nella consapevolezza delle difficoltà economiche di questo periodo storico caratterizzato da tante criticità. Naturalmente siamo consapevoli che il giudizio positivo espresso dalla corte dei conti deve essere uno stimolo per andare avanti con ancora maggior tenacia e concretezza, visto che in questo ultimo anno di legislatura abbiamo ancora obbietivi ambiziosi da portare avanti e da raggiungere».
Sulla stessa linea il capogruppo di Forza Italia Simone Livi: «La Giunta Acquaroli con la sua politica del fare presto e bene sta trasformando le Marche, senza aumentare le tasse per i cittadini e rispettando gli equilibri dei conti, assicurando il finanziamento di nuovi investimenti, soprattutto in edilizia sanitaria, in infrastrutture, nel sostegno alle imprese, nel rilancio del turismo e dei territori, ma non solo. L’obiettivo è, dunque, proseguire su questa strada: conti in ordine e porre tutte le azioni necessarie per garantire i servizi essenziali per tutti i cittadini, famiglie e imprese, favorendo lo sviluppo economico, sfruttando al meglio le cospicue risorse messe a disposizione dalle istituzioni nazionali ed europee, perché la tenuta dei conti pubblici è alla base della crescita economica sostenibili ed inclusiva che il centrodestra sta implementando in Regione».
(a. p.)
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