«Siamo stati ringraziati anche per i verbali fatti quando, lo scorso 26 agosto, durante il pattugliamento in mare, abbiamo fatto allontanare dei diportisti che, scesi dalle proprie barche, avevano raggiunto una zona interdetta di Mezzavalle con il gommone. Fatti mettere in sicurezza, mentre si procedeva a verbalizzare, si è infatti verificata una frana».
Alcuni massi si staccarono dunque dalla falesia e, se non ci fosse stato l’intervento provvidenziale della Guardia Costiera, il dramma o peggio la tragedia si sarebbe potuta verificare.
E’ uno dei vari aneddoti ricordati oggi durante la conferenza stampa di conclusione dell’operazione “Mare e Laghi Sicuri 2024” condotta lungo il litorale di giurisdizione dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ancona, diretta dall’Ammiraglio Vincenzo Vitale.
«L’attività operativa svolta si è articolata in due fasi – ha ricordato Matteo Verrigni, coordinatore locale dell’operazione -: una preventiva, propedeutica a sensibilizzare l’utenza sulle tematiche legate alla sicurezza in mare, alla cultura nautica e alla corretta fruizione del mare e delle spiagge; ed una seconda esecutiva, caratterizzata da attività mirate alla vigilanza ed al controllo del rispetto della normativa vigente e di repressione dei comportamenti illeciti rilevati».
«Per tale attività la Capitaneria di porto di Ancona – ha spiegato Vitale – ha impiegato quotidianamente, via mare e via terra, 45 militari e 10 mezzi navali, supportati, alle volte, da periodici voli dei mezzi aerei del vicino 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara e dall’intervento della componente specialistica subacquea del Corpo delle Capitanerie di porto con base a San Benedetto del Tronto».
Il complesso dispositivo di sicurezza messo in campo ha così consentito alla Guardia Costiera dorica di poter vigilare ed intervenire sull’intero territorio costiero, in particolare nei siti ritenuti sensibili a causa della maggiore affluenza turistico balneare o in funzione dell’elevato pregio naturalistico delle aree, come ad esempio la Riviera del Conero.
Prezioso e strategico è stato il rischieramento, del battello G.C.B096 e della moto d’acqua G.C.L20 presso il porto di Numana, che ha consentito una più efficace tempestività di intervento e a rinforzare il presidio della Croce Rossa di Ancona e Società Nazionale di Salvamento, pronte a contribuire alla sicurezza in mare al fianco della Guardia Costiera.
Il Centro di coordinamento regionale dei soccorsi 7° Mrsc ha portato a termine numerosi interventi, consentendo il soccorso di 68 unità, principalmente da diporto, in pericolo per svariate ragioni, tra le quali si includono i soccorsi ad unità con difficoltà di navigazione, avarie molteplici ed assistenza per infortuni verificatisi a bordo.
In aggiunta all’attività Sar (search and rescue), sono stati 3.348 i controlli, dei quali 2.625 eseguiti in mare e 723 sul demanio marittimo e presso gli stabilimenti balneari. Particolare attenzione è stata dedicata al diporto, con oltre 914 controlli effettuati, durante i quali si è puntato sul fenomeno della navigazione sotto costa che avviene, di frequente, con l’utilizzo di piccoli natanti e che può arrecare pericolo, anche fatale, alla balneazione.
A fronte degli accertamenti, sono state 217 le sanzioni amministrative, la maggior parte delle quali nella materia del diporto, dovute principalmente al mancato rispetto dei limiti di distanza dalla costa da parte delle unità da diporto in navigazione.
Altro pilastro dell’operazione Mare Sicuro è stato, anche quest’anno, la campagna “Bollino Blu”, rilasciandone, nella sola provincia marittima di Ancona, circa 100.
A conclusione dell’attività, l’Ammiraglio Comandante ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto, affermando che «la costante e capillare presenza del personale lungo le coste ed in mare, quale presidio quotidiano di sicurezza per la salvaguardia della vita umana in mare, la tutela dell’ambiente marino costiero e delle sue risorse hanno confermato ancor di più la vicinanza della Guardia Costiera a tutta l’utenza e l’attenzione nei confronti delle attività ludiche e produttive che si svolgono in mare e lungo la costa», aggiungendo inoltre che «i dati sopra riportati, in leggero calo rispetto alla precedente stagione, indicano una positiva flessione: meno utenti del mare in situazioni di pericolo, sono un segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità».
Non da ultima, si è ricordata l’importanza del molo di Portonovo come un punto di soccorso avanzato nella Baia, dopo che in questi giorni è stato ripristinato appunto il “molo d’ormeggio” togliendo quegli scogli che ne impedivano l’avvicinamento. Inoltre, lungo lo scoglio del Trave, che ha già visto 3 incidenti nautici, è prevista l’installazione di una segnaletica luminosa.
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