Seduta consiliare di Osimo aperta appellandosi ad un articolo del Regio Decreto e surroghe dei consiglieri dimissionari, il presidente del Tar Marche ha respinto oggi la richiesta di sospensione in via d’urgenza e senza contraddittorio presentata con il ricorso dei consiglieri d’opposizione del centro sinistra per bloccare l’efficacia degli atti della seduta dell’11 settembre scorso, dando appuntamento alle parti il 10 ottobre per discuterne la trattazione collegiale in camera di consiglio. I tre neo consiglieri osimani Fabiola Martini, Lanfranco Migliozzi e Francesco Sallustio entrati nella Sala Gialla nel corso della seduta ‘sub judice’, potranno pertanto partecipare, domenica prossima ad Ancona, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. Giovedì 10 ottobre ricorrenti e controparti discuteranno sempre di sospensiva cautelare al Tribunale amministrativo per stabilire se la modalità del Regio Decreto ‘in seconda convocazione’ (vale a dire la presenza in aula di almeno 4 consiglieri e non di 13 su 25) potrà essere applicata anche alle prossime sedute consiliari della città dei ‘senzatesta’ o se invece sarà necessario sospendere la validità delle delibere consiliari approvate l’11 settembre scorso per evitare che si reiteri, in circostanze analoghe e in caso di mancanza di numero legale strutturale. Dopo quella data si fisserà l’udienza di merito. Trapela invece che il Consiglio comunale di Osimo, annunciato per fine mese per discutere e approvare il bilancio consolidato, non sarà riconvocato prima del 12 ottobre.
Al momento non ha preso quindi posizione il presidente del Tar, Renata Emma Ianigro, che nel suo decreto specifica come la questione meriti «una più approfondita delibazione nella sede propria collegiale», considerando inoltre «allo stato, meramente ipotetico e non suscettibile di anticipata ponderazione il pregiudizio lamentato dai ricorrenti, anche quali candidati, rispetto all’esito delle imminenti elezioni del Consiglio provinciale di Ancona – programmate per il prossimo 29 settebre 2024 – in relazione alla facoltà di esercizio del voto da parte dei tre Consiglieri comunali surrogati con la delibera di cui si chiede la sospensione cautelare» si legge nel provvedimento monocratico depositato oggi. Sulla vicenda era intervenuto anche il prefetto Saverio Ordine dopo l’esposto presentato dalle minoranze.
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