facebook rss

Con una bottiglia rotta lo ferì al volto
poi la minaccia con pistola e coltello:
35enne finisce in carcere

ANCONA - L'uomo si trovava ai domiciliari ma è stato accompagnato dagli agenti della Squadra Mobile a Montacuto, dove rimarrà fino al 6 marzo 2026

Il carcere di Montacuto (Archivio)

Nella giornata di ieri i poliziotti della Squadra Mobile hanno ricollocato in carcere un 35enne romeno, già arrestato nel gennaio 2023 per aver causato lesioni gravissime al volto di un coetaneo, in concorso con un italiano poi denunciato.
All’epoca dei fatti l’attività investigativa della polizia si era conclusa con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Ancona, sostituita nel giugno 2024 con la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, da scontarsi fino al termine della pena prevista per il 4 giugno 2026 ma successivamente ridotta al 6 marzo 2026.
Nella giornata di ieri, secondo quanto disposto dall’ufficio Esecuzioni Penali della procura della Repubblica del tribunale dorico, gli agenti della Squadra Mobile hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione dove si trovava in regime di arresti domiciliari e, dopo le formalità di rito, lo hanno ricondotto in carcere a Montacuto dove dovrà espiare la pena residua.
I fatti risalgono alla sera dell’8 gennaio 2023 quando il romeno, dopo una discussione animata iniziata per futili motivi all’interno di un locale di Ancona, ruppe una bottiglia per poi ferire al volto la vittima, procurandogli lesioni personali gravissime, consistite in un’ampia ferita alla guancia sinistra da cui ne derivava una malattia giudicabile guaribile in 61 giorni.
Nella circostanza, l’aggressore, prima di utilizzare la bottiglia spezzata sul volto della vittima, lo minacciò anche con una pistola, il tutto con la complicità di un italiano identificato dagli investigatori e denunciato per concorso in lesioni aggravate per aver tirato fuori un coltello con lama lunga.
Contestualmente all’esecuzione all’epoca dei fatti della misura custodiale in carcere, la polizia effettuò due perquisizioni che permisero di trovare proprio il coltello corrispondente a quello utilizzato per intimidire la vittima durante quella violenta situazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X