Questa mattina, prima ancora dell’incontro fissato con il sindaco di Fabriano, il Gruppo Fedrigoni ha comunicato e annunciato pubblicamente la chiusura del settore carta da ufficio prodotta a Fabriano da Giano Srl che comporterà l’esubero di 194 lavoratori.
«Ho comunicato al dottor Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni, la mia indignazione per la decisione presa e per le modalità con le quali è stata comunicata, anticipando anche l’incontro istituzionale – dichiara il sindaco Daniela Ghergo -. Si tratta di un gravissimo sgarbo istituzionale che denota una altrettanto grave mancanza di rispetto verso i lavoratori, le istituzioni e la stessa città di Fabriano.
Ho fatto presente all’Ad di Fedrigoni e alla delegazione che, come sindaco di questa città, farò tutto quello che sarà in mio potere per scongiurare una decisione scellerata, comunicata dopo essere già stata presa, senza alcuna interlocuzione preventiva».
Per questo motivo «ho chiesto – aggiunge – la convocazione del Consiglio Comunale aperto sul tema Cartiere Fedrigoni, che si terrà sabato 12 ottobre alle ore 9. Invito tutti, i lavoratori, le associazioni sindacali e di categoria, le forze politiche, a far sentire la propria voce in quella occasione, in cui discuteremo anche del futuro del nostro distretto industriale e delle aree interne, che non possono più essere lasciate sole. La Regione e soprattutto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovranno assumersi la responsabilità di trovare una soluzione che scongiuri il pericolo che Fabriano venga ferita ancora una volta per mere logiche di profitto da parte di chi non vive sul territorio. Ho chiaramente espresso alla Fedrigoni – conclude – che Fabriano è indissolubilmente legata alla carta e alla sua produzione e non permetteremo che questo binomio inscindibile e secolare possa essere spezzato».
Anche l’arcivescovo Francesco Massara e l’intera Chiesa di Fabriano-Matelica esprimono piena solidarietà e vicinanza ai 195 dipendenti delle Cartiere di Fabriano e alle loro famiglie duramente provate dall’annunciata perdita del posto di lavoro.
«La Diocesi – fa sapere – si fa voce della loro angoscia appellandosi al Gruppo Miliani affinché si apra una nuova stagione di confronto costruttivo in modo che uomini e donne mantengano la dimensione di dignità che solo il lavoro può dare. Il settore della carta è storicamente fiore all’occhiello di Fabriano. L’arcivescovo Massara conferma “la propria disponibilità per cooperare con l’azienda e le istituzioni, regionali e nazionali, in modo che siano salvaguardate le competenze e l’alta professionalità dei lavoratori e si garantiscano alle loro famiglie certezze sul futuro. È eticamente necessario dare continuità operativa all’azienda il cui futuro è importante non solo per i lavoratori ma per tutto il sistema economico e sociale di un territorio già duramente provato dalla de-industrializzazione. Occorre l’impegno di tutti perché i posti di lavoro siano tutelati. Senza lavoro non c’è dignità: diritto al lavoro e democrazia sono posti in stretto collegamento dalla Costituzione italiana e Papa Francesco esorta incessantemente a non lasciare inascoltato il grido di allarme dei lavoratori. La Chiesa di Fabriano-Matelica – conclude – sarà sempre e in ogni modo vicina ai lavoratori e alle famiglie richiamando il senso di responsabilità dei vertici aziendali per cercare, in dialogo con le istituzioni e i sindacati, strade risolutive di speranza e fattiva collaborazione».
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