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Alluvione, assemblea di quartiere:
«Il fango va rimosso e le alberature
pericolose vanno abbattute»

OSIMO – Se n’è parlato ieri sera al circolo Anspi dell'Aspio alla presenza del sindaco Francesco Pirani. Critico il consigliere Simone Pugnaloni che oggi ha svolto un sopralluogo nelle aree danneggiate della frazione: «Non si può rispondere ai cittadini che per togliere il fango bisogna aspettare le analisi perché non è necessario andare a smaltimento»

L’assemblea del Consiglio di quartiere che si è svolto ieri sera al circolo Anspi dell’Aspio di Osimo (foto Fb Consiglio di Quartiere San Biagio, Santo Stefano Aspio)

 

Si è parlato dei danni provocati dalla recente emergenza maltempo, del torrente Aspio e di scuola, all’assemblea del Consiglio di quartiere Aspio, San Biagio e Santo Stefano convocata ieri sera al circolo Anspi alla presenza del sindaco Francesco Pirani, del vice sindaco Monica Bordoni e degli assessori Michela Staffolani, Sandro Antonelli e Graziano Palazzini.

Il sindaco Francesco Pirani

Tra il pubblico, ospiti del presidente del Consiglio di quartiere Leonardo Puliti, erano seduti anche il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, i consiglieri comunali Simone Pugnaloni, Michela Glorio, Maria Francesca Verdolini, Marco Monteburini e Samuele Longo, l’ad di Osimo Servizi Renato Frontini, il presidente dell’ Istituto Campana Gilberta Giacchetti ed il Comitato Alluvione Osimo Stazione rappresentato dai coordinatori Andrea Pesaresi ed Arnaldo Ippoliti.

«Una assemblea molto partecipata nei giorni del post alluvione. – ha sottolineato l’ex sindaco Simone Pugnaloni, consigliere comunale del Pd – E’ necessario correre, accelerare. Oggi sono stato a fare un sopralluogo e mi sono reso conto che alle parole occorre far seguire fatti concreti. Non si può rispondere ai cittadini che per togliere il fango bisogna aspettare le analisi perchè non è necessario andare a smaltimento». Sulla scorta degli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’assemblea «il Comune può e deve o rimettere il fango dalle zone in cui è pervenuto (zone limitrofe) oppure trovare uno spiazzo ed appoggiarci questo materiale attestandosene la responsabilità. – aggiunge Pugnaloni – Tutto ciò è possibile, è cosi che si dimostra attenzione alla comunità. Per l’acqua ed il fango che ha inondato le case di via Galilei e via Edison, occorre subito pensare ad un progetto cofinanziato tra Astea e Comune per dividere lo scolo delle acque meteoriche da quelle che transitano nel collettore fognario. Anche qui con la somma urgenza si poteva e si può ancora intervenire subito».

Il fango ancora presente nei piazzali dell’area industriale commerciale dell’Aspio di Osimo

Al centro dell’attenzione anche le alberature pericolose sulle sponde dell’Aspio nei pressi dei lavori che dovrà effettuare Autostrade Spa- Secondo Pugnaloni «si puo’ intanto ordinare l’abbattimento con obbligo di ripiantumare, e poi, in Conferenza di Servizi si iscrive un’importante prescrizione che il certificato di regolare esecuzione dovra’ essere rilasciato solo dopo che determinati interventi saranno stati ultimati (piantumazione, nuova installazione pannelli fonoassorbenti) Per le alberature in zona via Grandi nei pressi ex stabilimento Sma , occorre richiedere con urgenza la pulizia e lo smaltimento in tempi rapidi agli Enti di competenza. Fare rete e’ importante. Questo è stato il mio contributo costruttivo alla riunione di quartiere di ieri sera, nella speranza che l’Amministrazione comunale si adoperi subito perchè ho visto una gran folla che attendeva risposte concrete».

Ancora foto scattate dal consigliere Simone Pugnaloni oggi durante il suo sopralluogo

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