di Andrea Cesca
Il maceratese Massimiliano Polci, imprenditore edile con sede a Belforte del Chienti è il nuovo presidente della SSC Ancona. La nomina è stata ratificata questo pomeriggio nella riunione del consiglio direttivo il quale ha deciso l’ingresso, con la qualifica di consiglieri, di Andrea Manciola e Antonio Recchi portando così il numero dei componenti effettivi da sette a nove. Vice presidenti sono stati nominati Robert Egidi e Antonio Recchi con quest’ultimo che ricoprirà anche la carica di amministratore delegato, tesoriere è Gianluca Brilli, segretario Andrea Manciola.
Dopo le dimissioni presentate il 12 settembre scorso dal presidente pro tempore Gianluca Brilli il sodalizio dorico ha dunque scelto il nuovo massimo dirigente, con qualche settimana di ritardo sulla tabella di marcia. Appena due giorni fa la Curva Nord, il cuore pulsante della tifoseria dell’Ancona, attraverso un comunicato aveva richiamato l’attenzione degli sportivi ma non solo, reclamando una proprietà forte, concetto più volte espresso anche dal presidente onorario Vincenzo Guerini e dall’allenatore Massimo Gadda. «È arrivato il momento di capire chi comanda in questa società, è arrivato il momento di scoprire le carte in tavola perché altrimenti la fiducia e la passione che gli anconetani hanno dimostrato facendo 1.700 abbonamenti si trasformerà nell’ennesima delusione», ha scritto la Curva Nord, chiamando in causa anche l’amministrazione comunale.
Questa mattina a Palazzo del Popolo ad Ancona dove si sono riunite la II e V commissione consiliare hanno parlato proprio il sindaco Daniele Silvetti e l’assessore Daniele Berardinelli. Il primo cittadino del capoluogo dorico ha fatto tutta la cronistoria, dal maledetto 4 giugno quando la squadra non è stata iscritta dalla vecchia dirigenza al campionato di Serie C alla rinascita. A proposito di Claudio Lotito e Maurizio Stirpe, rispettivamente presidenti di Lazio e Frosinone, nomi accostati al sodalizio dorico durante la rinascita ha spiegato: «Mi è stato chiesto se potevo presentare qualcuno e l’ho fatto, poi le vicende interne…», il sindaco lascia cadere la frase, ma è chiaro il riferimento alla società di calcio e alla possibile collaborazione che si sarebbe potuta instaurare con Lotito e Stirpe. «Ricordiamo – ha poi aggiunto, sempre con riferimento ai due imprenditori – che ci sono anche incompatibilità dettate dalla normativa vigente. So che si sono impegnati e si stanno relazionando con l’attuale società. Per la serie C dovremo fare tutti uno sforzo» ed ha chiamato in causa l’imprenditoria locale.
«Capisco la diffidenza da parte dei tifosi – ha affermato l’assessore Berardinelli – E’ stato un incubo, Ancona ha vissuto quattro fallimenti sportivi. Io non mi rassegno, voglio capire fino in fondo cosa è successo, i motivi per cui non è stata ratificata l’iscrizione al campionato di Serie C. E’ il caso di fare luce su quello che è successo, cerchiamo di capire, magari non sarà subito, fra un po’ di tempo avremo il quadro della situazione. Alcune scelte sono realmente incomprensibili».
A proposito di Stirpe e Lotito, Berardinelli ha aggiunto: «Personalmente condivido quello che disse Lotito, lui sostiene che se si fosse fatto avanti il presidente della Lazio, l’imprenditoria locale avrebbe fatto un passo indietro. Un nome ingombrante avrebbe allontanato la base del territorio. Altro è avere una collaborazione, questo si può fare, Stirpe aveva fatto proposte in questo senso, ma come dice il sindaco Silvetti queste sono cose che non devono essere chieste a noi ma alla società».
Il debutto da presidente di Massimiliano Polci domenica prossima allo stadio Del Conero quando l’Ancona riceverà la visita del Sora.
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