Tre diverse sessioni in un’unica giornata, dalle 8.45 al pomeriggio, per riflettere e ragionare assieme, coinvolgendo professionisti, sanitari, accademici e giuristi, sulle modalità di affrontare la violenza tramite un approccio multidisciplinare integrato che combini prevenzione, assistenza e politiche di protezione, unitamente a formazione degli operatori e sensibilizzazione della comunità con interventi tempestivi e mirati.
L’evento, patrocinato dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (Simla), si terrà lunedì al Ridotto del Teatro delle Muse, ed è promosso e organizzato dalla professoressa Loredana Buscemi, che ne cura anche la direzione scientifica, ed è presieduto dal dott. Armando Marco Gozzini, direttore generale Aou delle Marche.
«La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani rappresenta una grave questione di salute pubblica – spiega Loredana Buscemi, medico legale e past president del Gruppo Italiano dei Genetisti Forensi (GeFi) -, con profonde ripercussioni fisiche, psichiche e sociali e di concerto economiche, che spesso si verifica in contesti familiari, istituzionali e comunitari. Circa un miliardo di bambini, un terzo delle donne ed un sesto degli anziani nel mondo subiscono qualche forma di abuso, con conseguenti problemi di salute mentale, malattie croniche e mortalità aumentata».
Non fermarsi al problema immediato della violenza significa prendere in considerazione le ripercussioni che, anche in termini di spesa pubblica e di salute del singolo, si determinano come non idoneità al lavoro e patologie correlate. Sulla violenza nei confronti dei più fragili la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni è sempre stata in prima linea nell’azione di sensibilizzazione e promozione di buone pratiche, che ha istituito un tavolo tecnico proprio sulla tematica. Tra gli special guest della giornata ci sarà il professore Francesco Introna, presidente Simla, per ribadire la continuità della Società Scientifica su questi temi.
«Abbiamo voluto dare all’appuntamento un taglio pratico – aggiunge la professoressa Buscemi – procedendo per tre sessioni, a partire dall’approccio alla vittima: bambini, donne e anziani. In particolare, sono proprio questi ultimi che meritano particolare attenzione perché la violenza sull’anziano è la violenza del terzo millennio, di cui conosciamo solo la punta di un iceberg con un grande e profondo sommerso. Tanto è stato fatto e tanto bisognerà ancora fare per le donne, trent’anni di inerzia sono passati prima di capire che la violenza sui bambini è dietro l’angolo e deve essere affrontata alla radice, mentre per quanto riguarda l’anziano siamo ancora a livello embrionale. Non a caso l’evento è patrocinato dall’Inrca, l’istituto nazionale riposo e cura per anziani, e dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria che, tra l’altro, vede diversi suoi componenti partecipare all’evento. Ci sarà un momento dedicato anche ai media, in particolare sui termini da non usare quando si parla di violenza, con l’intervento della giornalista Mediaset Francesca Carollo».
La seconda sessione sarà dedicata all’apporto dell’evoluzione scientifico-tecnologica, con uno spazio dedicato alle applicazioni dell’intelligenza artificiale nel contrasto alla violenza e all’impatto delle droghe dello stupro.
«Centrale anche la questione del repertamento delle tracce biologiche nei casi di violenza – prosegue la professoressa Buscemi, che curerà una relazione sul tema nel corso del convegno – perché nell’ambito delle ipotesi delittuose o del maltrattamento è altamente probabile che tra vittima e aggressore vi è stato un contatto e, secondo il principio di Locard, padre della criminologia francese, ogni contatto lascia una traccia. Il GeFI su questo tema ha elaborato proprio delle raccomandazioni recepite dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm) del 24 novembre 2017, recante ‘Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza’».
L’ultima parte dell’incontro è dedicata all’approccio giuridico del problema della violenza. Ne discuteranno il Presidente della Corte di Appello di Ancona, dott. Luigi Catelli, il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Ancona, dott. Roberto Rossi, il Presidente del Tribunale di Ancona, dott.ssa Edi Ravaglia, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, dott.ssa Monica Garulli, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona, dott.ssa Cristina Tedeschini, e il Presidente delle Camere Penali del Foro di Fermo, Igor Giostra.
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