«Fare “Grande” Ancona è un vero atto d’amore per la città, per la sua storia e per il suo popolo e non è un’ossessione. Aver portato un vertice mondiale e’ stata una vera e concreta opportunità per la promozione del territorio, per fare robuste opere di manutenzione e per far capire che il peso politico del capoluogo è davvero cambiato. I disagi sono un piccolo e contenuto tributo. Sono il vero ed unico investimento che si chiede al cittadino. Questa Amministrazione sta scegliendo di fare e di non campare alla giornata. Le azioni possono essere condivise o no, ci possono essere errori o sbavature ma Noi andiamo avanti. Decisi!!». A parlare attraverso i social è il sindaco Daniele Silvetti che, in vista della settimana del G7 Salute, esorta i suoi concittadini minimizzando la valenza di critiche o commenti negativi.
«Chiediamo agli anconetani di non perdersi e di non farsi distrarre dalle solite sirene di chi vorrebbe riportarci sotto il cono d’ombra dell’anonimato. – rimarca il primo cittadino di Ancona – Il salto di qualità però deve essere compiuto da tutti. L’Amministrazione, i cittadini, gli operatori dell’economia, della cultura così come gli osservatori delle testate giornalistiche che ringraziamo per gli stimoli e che saranno certamente fedeli certificatori degli sforzi che si stanno compiendo già oggi. Nessuno e’ escluso da questa fondamentale sfida. I grandi eventi, le tante attenzioni del cinema, le rassegne e le riaperture di luoghi storici quali l’Anfiteatro ed il porto sono solo un assaggio e non semplice caso. Il “decoro” e la “pulizia” della città sono e saranno le nostre vere ossessioni. Contateci».
Daniele Silvetti fa sua la paternità del cambiamento. «Stiamo già cambiando il volto della città dopo sedici mesi di governo. – scrive – Ci stiamo provando con spirito di autentico servizio. Abbiamo però necessità della collaborazione del “privato” con cui poter pianificare e cofinanziare le opere di recupero di facciate, muri, cortili e vicoli. Abbiamo necessità del contributo serio e concreto di chi vuole contribuire anche con la critica a correggerci. Una grande alleanza che veda tutti coinvolti per migliorare la traiettoria della Grande Ancona a cui, sono certo, ogni anconetano guarda con fiducia. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia e del nostro essere anconetani. E’ ora di abbandonare il solito e cronico pessimismo che ci ha divisi e resi deboli facendo la fortuna di altri. Grazie Ancona sei grande, credici!» è la sua esortazione finale e appassionata.
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