Con un flash mob nell’emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles, durante la seduta iniziale dell’apertura della Settimana europea delle regioni, Enrico Bruni, Rosalinda Giannotti, Giacomo Mosca e Claudio Petrozzelli, hanno acceso i riflettori su quanto accade nel mondo e in particolare in Palestina, dove nell’ultimo anno gli attacchi israeliani hanno provocato più di 40 mila morti e costretto 1,11 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare “catastrofica” e malnutrizione acuta. I quattro, selezionati dal gruppo del Partito Socialista Europeo presso il Comitato europeo delle regioni per partecipare a un progetto dedicato a giovani politici, hanno promosso un’azione congiunta con dei cartelli recanti dei messaggi contro la guerra e favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, così come raccomandato dalle Nazioni Unite con la risoluzione n.2735.
«Sono convinto che ogni occasione che abbiamo a disposizione sia un momento da cogliere per dare voce a quello che per noi giovani è il primo punto nella nostra agenda: la Pace.- spiega in una nota Giacomo Mosca, consigliere comunale del Partito Democratico di Jesi – Ho deciso di compiere questo gesto in un momento importante come la seduta di apertura della settimana Europea delle Regioni a Bruxelles dove mi trovo grazie allo Yep Programme, in quanto sono convinto che un gesto semplice come l’esposizione di cartelli che chiedono un stop al genocidio dei palestinesi e una pace duratura, assuma un valore ancora più significativo in un momento come questo. Serve mettere in campo azioni politiche e diplomatiche mirate ad un cessate il fuoco duraturo, in tutti i 57 stati circa che hanno una guerra in corso, perché non ci devono più essere stati di serie A e stati di serie B, dove uomini, donne, bambini e anziani muoiono in maniere atroci. Sento doveroso fare una sottolineatura all’attacco di Hamas del 7 ottobre, da condannare, che ha visto però una sproporzionata reazione di Israele, che non sembra volersi fermare».
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