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Alluvione, il Comitato ai parlamentari:
«Serve un emendamento a firma congiunta
nella prossima Finanziaria»

CAMERANO - Nel tardo pomeriggio di ieri l’incontro bipartisan e molto partecipato all’Hotel Concorde. Il portavoce Andrea Pesaresi: « C’è stata piena sintonia con tutti a tutti i livelli e siamo molto fiduciosi di ottenere risorse da destinare al ristoro dei danni e alla messa in sicurezza del territorio. Quando la politica è veramente al servizio del cittadino, può fare cose veramente grandi»

Andrea Pesaresi (al microfono) ieri al tavolo dei relatori nell’incontro del Comitato alluvionati Marche con i parlamentari all’Hotel Concorde

 

Si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri l’atteso incontro con i parlamentari marchigiani ed il Comitato alluvionati Marche per la richiesta formalizzata di presentare in occasione della prossima legge finanziaria varata dal governo  un emendamento a firma congiunta di tutti gli schieramenti politici. Oltre mille per ora gli iscritti al Comitato, provenienti da Ancona, Osimo, Numana, Camerano, Castelfidardo, Loreto e Porto Recanati, tutte realtà segnate anche dall’ultima emergenza maltempo del 18 e 19 settembre scorsi. «Ringraziamo i parlamentari che hanno risposto in massa, chi in presenza, chi online ed altri che si sono aggiunti all’ultimo minuto telefonicamente.- scrive in un nota Andrea Pesaresi, portavoce del Comitato – Tutte figure di primissimo livello che ci hanno garantito la piena collaborazione . Erano presenti anche consiglieri regionali, assessori regionali, sindaci e consiglieri comunali dei vari Comuni C’è stata piena sintonia con tutti a tutti i livelli e siamo molto fiduciosi della riuscita del nostro progetto, ovvero quello di ottenere un emendamento in finanziaria con risorse da destinare al ristoro dei danni e alla messa in sicurezza del territorio. Quando la politica è veramente al servizio del cittadino, può fare cose veramente grandi».

Ieri erano presenti, tra gli altri amministratori di istituzioni comunali e sovracomunali, il senatore Roberto Cataldi, gli onorevoli Giorgia Latini, Carlo Ciccioli, Stefano Benvenuto Gostoli, Irene Manzi, Francesco Verducci, Augusto Curti, l’ex ministro Sergio Costa, l’assessore regionale Francesco Baldelli, il vicesindaco di Ancona Giovanni Zinni, la vice sindaca di Osimo, Monica Bordoni e la vice sindaca di Castelfidardo, Romina Calvani. Andrea Pesaresi auspica «che questo sia uno di quei casi, le premesse ci sono tutte. È soltanto iniziato un lungo percorso ad ostacoli, ma il primo lo abbiamo saltato. Per iscrivervi al comitato, qualora non l’abbiate ancora fatto, potete inviare un messaggio WhatsApp con nome cognome e città di appartenenza al 335 75 51 047 mai come in questo caso l’unione fa la forza in meno di due settimane e mezzo siamo oltre 2000 cittadini che parlano con un’unica voce e dialogano con le istituzioni mai in maniera contestataria ma solo in modo costruttivo, propositivo al fine di trovare le soluzioni e i problemi dei nostri concittadini»

Ha partecipato all’incontro anche il consigliere regionale Mirko Bilò (Forza Italia) che ha definito «lodevole l’iniziativa intrapresa dal Comitato Alluvione Marche nell’organizzare l’incontro presso l’Hotel Concorde Aspio Terme con la partecipazione di parlamentari, assessori regionali, consiglieri regionali e amministratori locali, dove, si è chiesto a tutti i parlamentari di maggioranza e opposizione un emendamento a firma congiunta da presentare alla prossima finanziaria a favore delle zone alluvionate dagli eventi del 18 e 19 settembre scorsi, dove ho partecipato e portato il mio sostegno istituzionale intervenendo nel corso dell’incontro. Solo con un forte e unitario impegno e collaborazione si può affrontare una situazione così difficile. Allo stesso tempo è incoraggiante vedere che personalità di diverse fedi politiche si uniscono per aiutare le comunità colpite da eventi naturali come l’alluvione. La solidarietà e la responsabilità dimostrate sono fondamentali per affrontare insieme le sfide e per trovare soluzioni concrete che possano portare sollievo a chi ha subito danni. Spero che questa iniziativa – h concluso Bilò – porti a risultati positivi e che le risorse necessarie siano allocate per supportare efficacemente le popolazioni coinvolte».

Anche per l’ex sindaco e consigliere comunale di Osimo Simone Pugnaloni (Pd) nell’assemblea di ieri «ha vinto lo spirito bipartisan della politica a servizio delle nostre comunita’. Nel mio intervento ho ribadito come in queste occassione prima di ogni altra questione si debbano chiarire e dividere le competenze tra Stato, Regione e Comuni. I parlamentari si batteranno per un emendamento in finanziaria per reperire le risorse a ristoro dei danni subiti da privati e attivita’ imprenditoriali. La Regione ed I Comuni dovranno collaborare per reperire risorse per riparare i danni cagionati al patrimonio pubblico ed a prevedere interventi strutturali per prevenire eventuali nuove calamita’ naturali. La pulizia dei fossi ed il dissesto idrogeologico debbono essere una priorita’ nei bilanci delle Regioni e degli Enti locali. Nel mio piccolo da sindaco mi feci promotore di un censimento e classificazione dei fossi per capire quali di essi fossero di competenza comunale. E da questa attivita’ scaturi’ un impegno triennale di 100 mila euro per la pulizia di quelli comunali.cTra le mie esperienze la partecipazione alla governance del Confidi U.ni.co. (ex Srgm) al quale chiedero’ e chiederemo di garantire eventuali prestiti alle persone danneggiate per riacquistare subito quanto perso per vivere la propria quotidianità» ha chiuso Pugnaloni.

Per Osimo era presente, si diceva, il vice sindaco Monica Bordoni. Il sindaco Francesco Pirani aveva già fatto sapere ai concittadini che l’Amministrazione comunale è impegnata con una variazione di bilancio di 650.000 euro di lavori di somma urgenza che si sommano alla prima stima dei circa 5 milioni di euro di danni complessivi. Variazione che sarà portata all’approvazione del prossimo Consiglio comunale non ancora convocato. Pirani ha anche posto l’accento su un dato numerico: uno a otto è il rapporto tra soldi investiti in prevenzione e otto in danni subiti in qualsiasi tipo di alluvione ed è necessario investire proprio su quell’uno, sulla pulizia dei fossi, sollecitando anche l’intervento del Consorzio di bonifica per quella dei corsi d’acqua.

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