Ben 777 lastre di vetro con immagini stereoscopiche, raffiguranti vedute di Jesi e le sue ville, Gole della Rossa e di Frasassi, varie località delle Marche ed italiane, scene di caccia e pesca, ecc., oltre a 134 lastre di vari soggetti e dimensioni diverse, costituiscono la ricca dotazione del fondo fotografico Stefano Corradi donate alla Biblioteca Planettiana. Oggi, alle ore 17.30, presso la sala conferenze di Palazzo Angeloni (attuale sede della scuola Borsellino) vi sarà la presentazione ufficiale alla cittadinanza,
Stefano Corradi, fratello del celebre pittore Corrado, ha vissuto a Jesi per la maggior parte della propria vita. E per questo la nipote, Marina Corradi, ha voluto donare il fondo al Comune dopo aver riordinato il materiale, con grande dedizione e minuziose ricerche, ed individuato i soggetti della maggior parte delle foto, dove non erano state indicate dall’autore.
La raccolta contiene anche alcune immagini di Cettigne in Montenegro nel 1941, dove il Corradi si trovava durante la Seconda guerra mondiale in quanto facente appartenente al 93° Reggimento fanteria “Messina”. La maggior parte delle foto risale agli anni 1920-1940. Stefano Corradi non era un fotografo di professione ma un grande appassionato, e questo si riflette nella bellezza e nella particolarità dei suoi scatti.
Il fondo, preziosissima testimonianza della vita e dello stato dei luoghi del tempo, va ad integrare le raccolte fotografiche già conservate dalla biblioteca Planettiana, che sono per la maggior parte consultabili su dvd grazie al lavoro che negli anni è stato fatto dal Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti, con il quale il Comune ha stipulato un patto di collaborazione nell’ambito del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani e che si sta occupando di riprodurre anche le foto di Corradi al fine di renderle facilmente fruibili per gli studiosi. All’incontro di sabato 12, aperto a tutta la cittadinanza, interverranno la donatrice, Marina Corradi, ed i soci del Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti.
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