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Provincia, insediati i nuovi consiglieri:
«L’imput comune è
lavorare il più possibile insieme»

ANCONA - La consigliera Eliana Flamini (Pd) ricorda l’intenzione di porre attenzione alla vertenza Giano-Fedrigoni, al Climate change e alle questioni dell'impianto rifiuti a Jesi e al biogas di Osimo. Domani l’Unione delle Province delle Marche andrà al voto per la composizione del Consiglio direttivo.

I consiglieri del centrosinistra, Eliana Flamini al centro con il presidente Daniele Carnevali che rappresentano la maggioranza nell’assemblea provinciale

 

Venerdì si sono insediati i nuovi 12 consiglieri del Consiglio provinciale di Ancona. «Tanti i buoni propositi e l’imput comune è quello di lavorare più possibile insieme» scrive sui social una di loro, la consigliera Eliana Flamini (Pd). Che aggiunge: «Tra le note che ho tenuto a sottolineare: la vicinanza alle tante famiglie in difficoltà causa delle crisi lavorative, dal Fabrianese il grido più incisivo per la chiusura della cartiera Fedrigoni Fabriano; il forte incipit ad impegnarci sul fronte dei danni causati dal cambiamento climatico: allagamenti, frane, smottamenti, insomma danni ingenti per famiglie e imprese; sul fronte ambiente forte attenzione alle diverse questioni aperte, dalla Edison a Jesi al biogas di Osimo, perché le scelte, anche imprenditoriali, funzionano e sono corrette solo se concertate con i cittadini. Uno sguardo su tutte le scelte che andrà fatto, dove possibile, in ottica orari opportunità» evidenzia l’osimana Flamini.

Domani 14 ottobre intanto l’Unione delle Province delle Marche andrà al voto per la composizione del Consiglio direttivo. Dopo le elezioni per il rinnovo dei Consigli delle cinque Province marchigiane e la proclamazione degli eletti, ora è la volta dell’associazione che rappresenta tutte le Amministrazioni provinciali della regione, ne coordina le attività nelle materie di interesse generale, svolgendo un ruolo di supporto tecnico e politico-istituzionale, promuovendo iniziative volte alla valorizzazione degli enti associati.

A pronunciarsi per la definizione del nuovo Direttivo sarà la neoeletta Assemblea regionale dell’Upi Marche, composta da tutti i 56 consiglieri provinciali eletti domenica 29 settembre: dodici per Pesaro-Urbino, Ancona e Macerata, dieci per Fermo ed Ascoli Piceno. A completare l’organismo, i cinque presidenti di Provincia ancora in carica e membri di diritto dell’assise. L’Assemblea, convocata per lunedì 14 ottobre alle 10, al SeePort Hotel di Ancona, deciderà se procedere al voto palese per l’elezione dei cinque consiglieri (uno per Provincia) che siederanno nel Consiglio direttivo dell’Upi o se procedere al voto con scrutinio segreto. Oltre ai cinque consiglieri, il Direttivo comprende anche i cinque presidenti di Provincia, membri di diritto. Stesse modalità per l’elezione dei revisori dei conti. Il collegio è composto da tre membri effettivi, tra cui il presidente, e da due supplenti, che saranno indicati sempre dall’Assemblea.

Domani, saranno eletti anche i cinque consiglieri marchiani delegati per l’Assemblea nazionale dell’Upi. Arrivata nei giorni scorsi la convocazione ufficiale, si terrà a Roma il 10 ed 11 dicembre per l’elezione del suo nuovo presidente, che raccoglierà il testimone di Michele De Pascale. Non solo adempimenti statutari e burocratici, l’incontro sarà anche l’occasione per tracciare il possibile nuovo corso dell’Upi e delle Province. All’ordine del giorno, infatti, le modifiche dello Statuto dell’Unione delle Province marchigiane e poi la discussione, alla presenza del direttore generale dell’Upi nazionale, Piero Antonelli,

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