«La decisione di chiudere la Cartiera Giano 1264 non è dovuta a una crisi industriale o finanziaria, bensì a mere logiche di profitto. L’azienda, che continua a vendere carta, pagare fornitori e dipendenti regolarmente, viene penalizzata da una gestione finanziaria che antepone le esigenze di fondo speculativo alla ricerca di margini più elevati agli interessi della comunità e della produzione locale». A sostenerlo sono i consiglieri comunali di Fabriano Progressista, Lorenzo Armezzani e Vinicio Arteconi. «La Giano 1264, infatti, non soffre di difficoltà economiche, ma viene sacrificata per soddisfare le esigenze della proprietà. – proseguono i due consiglieri d’opposizione – Il capannone è stato venduto a una società dello stesso gruppo per gravare l’azienda di nuovi costi di affitto, mentre le forniture vengono negoziate all’interno della filiera a prezzi non competitivi, con l’obiettivo di trasferire profitti altrove. In questo contesto, la chiusura non è un necessità».
All’indomani del Consiglio comunale aperto di sabato scorso, Armezzani e Arteconi si uniscono all’esortazione del sindaco Daniela ad unirsi e a mobilitarsi. «L’esempio degli operai del collettivo Gkn, che hanno avviato un piano di reindustrializzazione dal basso grazie all’azionariato popolare, dimostra che esiste un’alternativa praticabile. Oggi più che mai, è necessario alzare il livello dello scontro e opporsi all’interruzione della produzione con qualsiasi mezzo.- sottolineano – Esortiamo lavoratrici, lavoratori e sindacati a convocare un’assemblea sindacale permanente nello stabilimento di Rocchetta. Chiediamo la convocazione anche di un altro Consiglio comunale, a novembre e stavolta in fabbrica. Se si dovesse arrivare al gesto estremo di occupare lo stabilimento, noi ci saremo. La produzione non deve essere interrotta. Solo con una mobilitazione decisa si potrà costringere Fedrigoni a riportare il capannone e le forniture sotto il controllo diretto di Giano 1264, eliminando le manovre che ne minano la piena funzionalità e sostenibilità economica».
Secondo i consiglieri comunali di Fabriano Progressista «la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Cartiera è la lotta di tutta Fabriano. Invitiamo le istituzioni, i cittadini a unirsi ai dipendenti e alle forze sindacali in questa battaglia per difendere non solo i posti di lavoro, ma anche l’identità e il futuro del nostro territorio. Insieme, possiamo costruire un modello industriale più giusto, sostenibile e in grado di cogliere le sfide della transizione energetica» concludono Lorenzo Armezzani e Vinicio Arteconi.
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