«La frana di via d’Ancona è di competenza della Regione. La stessa, dopo aver ricevuto il progetto da parte dell’Anas, è in attesa di risolvere il contenzioso con la proprietà del fondo interessato che ha negato il passaggio dei mezzi e degli operatori». A ricordarlo ai residenti di San Biagio e Aspio di Osimo che affrontano gli incolonnamenti di mezzi oggi giorno, soprattutto nelle ore di punta, e ai consiglieri comunali dell’opposizione di centrosinistra, sono gli assessori ai Lavori pubblici e alla Viabilità Sandro Antonelli e Michela Staffolani. Dopo l”emergenza maltempo del 1 e 19 settembre si è verificato lo smottamento a margine di via d’Ancona, l’ex ùSs 361 di competenza della Regione Marche, ed il transito è gestito da un impianto semaforico temporaneo a senso di marcia alternato.
«Nella giornata di domani verrà formalizzata l’occupazione d’urgenza che consentirà l’accesso all’area e la costituzione del cantiere. – spiegano entrambi – L’intervento prevede l’installazione di gabbionate che potranno essere posizionate dopo aver effettuato gli opportuni sbancamenti. Solo quando saranno stati fatti i suddetti scavi, potranno intervenire i gestori dei sottoservizi che transitano sotto la sede stradale per lo spostamento degli stessi. Oltre alla linea telefonica e della fibra, anche Astea dovrà spostare la condotta del gas e dell’ acqua. Ma come detto potrà farlo solo a cantiere aperto e dopo gli scavi di sbancamento. Dispiace leggere che qualcuno attribuisca, erroneamente, il ritardo nella partenza dei lavori al Comune».
Secondo Antonelli e Staffolani, «l ‘ex sindaco, inoltre, afferma che nel 2023, quando via D’Ancona franò sotto la sua Amministrazione, la situazione si risolse in 45 giorni. La sinistra è abilissima a mistificare la realtà, questo lo sappiamo benissimo ma, in questo caso, smentire Pugnaloni è semplicissimo. Via D’Ancona cedette tra il 23 ed il 24 gennaio, i lavori iniziarono il 20 Marzo, ben due mesi dopo ( in realtà dovevano iniziare il 13 ma l’ordinanza di chiusura fu ritirata dopo un accesissimo Cdq dove, solo a posteriori, venivano comunicati ai residenti gli accordi già presi per la chiusura totale della strada e fortemente contestati dagli stessi). La strada riaprì il 27 aprile. A volte non si ha la reale percezione del tempo che scorre, questo è vero, ma il calendario parla chiaro: la strada restò chiusa 3 mesi, non 45 giorni».
Le opposizioni avevano rilevato in un comunicato che «La filiera istituzionale non fila. “Filiera istituzionale”: due parole che Pirani ed i suoi, in campagna elettorale, hanno ripetuto fino alla sfinimento credendo che tale frase fatta avesse potuto risolvere i problemi di Osimo. – hanno scritto i gruppi consiliare di Pd, M5S e Lista Glorio sindaco – Tutti gli osimani hanno già constatato che la filiera istituzionale semplicemente non esiste! Tali contatti “speciali”, visti i dissidi interni ai partiti di Destra regionali non fanno altro che gettare benzina sul fuoco senza risolvere alcuna problematica ad Osimo. Sulla frana in Via d’Ancona l’assenza ingiustificata di Sindaco e Assessore ai lavori pubblici non fa altro che danneggiare tutti i cittadini osimani costretti a code chilometriche e senza nemmeno aver minimamente iniziato i lavori di ripristino dopo 30 giorni! Sappiamo che le competenze sono molteplici ma qualcuno si è occupato della questione con Anas e Regione? Dubitiamo. Questa era la velocità promessa da Pirani?? La stessa velocità con cui non si riesce a convocare un consiglio comunale! A proposito di figure barbine rammentiamo al Sindaco che purtroppo a causa della Sua Amministrazione la figura pessima la sta facendo il Comune e tutta la città L’unica scelta seria da compiere è quella di fare un passo indietro nel più breve tempo possibile per il bene degli osimani».
L’ex candidata sindaca e consigliera comunale Michela Glorio, stamattina ha aggiunto che «ascoltare, decidere, fare, è il motto del sindaco Pirani che ha caratterizzato la sua campagna elettorale. Peccato che sia rimasto solo uno slogan perché non sembra essere cosi interessato all ascolto. Nel consiglio comunale di luglio, dove la minoranza ha garantito l’approvazione della Tari, avevamo chiesto coinvolgimento nella redazione del bando attraverso lo strumento delle commissioni consiliari. Nessun coinvolgimento c è stato. Inoltre, la nota dei sindacati uniti di questa mattina evidenzia come, nonostante le ripetute richieste, non sia stata udienza alle parti sociali. Come mai? Il sindaco Pirani va avanti da solo come unico uomo al comando…certo di avere sempre la ragione dalla sua parte? Credo che il suo operato risulti sempre più discutibile».
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