«Alcune decisioni sono necessarie e facili da prendere, altre sono necessarie ma difficili e dolorose. La demolizione del cinema Astoria rientra nella seconda categoria».
Così, una nota del Comune di Belvedere Ostrense. «Quel palco, quelle poltroncine, quelle quinte sono state la cornice di tante emozioni vissute tra quelle mura. Cuori palpitanti dietro il sipario, risate fragorose dalla platea, baci furtivi durante la proiezione di un film. Sono solo alcuni dei frammenti di ricordi che affiorano alla mente di molti belvederesi parlando del cinema Astoria. Personaggi storici si sono succeduti ognuno a rappresentare un pezzetto di storia – prosegue -. Ne nominiamo solo qualcuno: “Nastá” al botteghino e poi Nazzarè e Peppe Pergolesi e Letto e Pietro e il maestro Riccardo e Ornella e Noemi e poi Luciano, Daniela, Lorena, tutti sul palco o dietro le quinte, a scrivere copioni, a fare prove , a ridere, a disperarsi. E i bambini, tanti, di tutte le età, chi a ballare, chi a cantare, tutti con le farfalle nello stomaco prima dello spettacolo e a sognare mentre il sipario si alzava. Nonostante la struttura non sia troppo datata a livello costruttivo, essa verteva da diversi anni in uno stato che l’ha resa inutilizzabile. Dopo l’operazione di acquisto dell’immobile è stata verificata, previo interpello di professionisti e svariati sopralluoghi, la possibilità di ristrutturare».
Purtroppo «la messa in sicurezza e l’adeguamento normativo – spiega – hanno fatto sì che l’unica soluzione percorribile fosse la demolizione. Per i vincoli di cui sopra la ricostruzione dell’edificio non può avvenire nello spazio attualmente occupato dallo stabile. Al posto del cinema Astoria al momento rimarrà un’area libera sulla quale ci sono varie ipotesi e progettualità, tutte ancora da definire nei dettagli. Al momento è stata finanziata la demolizione, lo smaltimento delle macerie e la messa in sicurezza dell’area. Questo ci consentirà comunque di beneficiare fin da subito di un “bel vedere ” che si intravede da quell’angolo di paese. Inoltre la piazza avrà bisogno di un nome: su questo siamo aperti ad accogliere proposte e idee».
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