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Esuberi alla Giano:
il sindaco David Grillini riceve
in Comune delegazione di operai

CERRETO D’ESI – Il primo cittadino con gli assessori Cesaroni e Stroppa invita tutto il territorio a muoversi compatto. «La crisi colpirebbe inesorabilmente anche tutto l’indotto con problemi ingovernabili. Non sono a rischio le cartiere o una parte di esse, a rischiare è la comunità intera»

La delegazione di Rsa e operai della Giano dal sindaco David Grillini a Cerreto d’Esi

 

 

Questa mattina, negli uffici comunali, il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini insieme agli assessori Cesaroni e Stroppa, ha incontrato una delegazione di lavoratori, composta da rsu e operai dello stabilimento della Giano srl. «E’ stata un’occasione, oltre che per mettere in fila la cronistoria delle vicende degli ultimi due anni, per capire lo stato dei fatti ad oggi e le date dei prossimi incontri in previsione, come ad esempio quello che si avrà il 24 ottobre. tra l’azienda e i dipendenti o quello molto importante del 4 novembre col Mimit. – ricapitola il sindaco Grillini sui social postando le foto dell’incontro – La sensazione che si percepisce è che l’operazione sia più finanziaria che industriale e le rappresentanze hanno manifestato tutta la loro perplessità e preoccupazione, per una situazione che non promette nulla di buono e che non coinvolge 195 persone ma il futuro di 195 famiglie che verrebbe fortemente compromesso».

Grillini evidenzia che «come amministrazione siamo molto preoccupati perché inevitabilmente si avrebbero ricadute sul tessuto sociale ed economico già fortemente provato dalle ripetute crisi aziendali degli ultimi 15 anni, in ultimo le recentissime vicende Elettrolux che hanno visto coinvolto anche lo stabilimento di Cerreto d’Esi, nonché dalla crisi sismica iniziata il 24 agosto 2016 e questa situazione graverebbe ancor più su alcuni conclamati problemi del nostro territorio quali spopolamento, decrescita demografica con conseguenti difficoltà per gli enti pubblici nell’erogare tutti i servizi. La crisi infatti colpirebbe inesorabilmente anche tutto l’indotto con problemi ingovernabili. Non sono a rischio le cartiere o una parte di esse, a rischiare e’ la comunità intera che si impoverirebbe ulteriormente con problemi che si acutizzerebbero in ogni settore, dobbiamo avere la consapevolezza che la questione riguarda tutti, indi in primis anche la politica. Abbiamo convenuto sul fatto che lo sforzo sinergico richiesto oltre ad essere impegnativo è essenziale, la difesa dei posti di lavoro deve vedere dalla stessa parte tutti gli attori coinvolti, specie le organizzazioni sindacali e tutte le forze politiche, comunali e sovracomunali, senza distinzione di colore come peraltro sta già avvenendo».

L’obiettivo quindi è quello di far muovere il territorio in modo compatto «perché il nostro futuro, il futuro dei nostri figli e delle nostre aree interne dipende da questo. Esprimiamo vicinanza e solidarietà. Ringraziamo tutti gli intervenuti per l’atmosfera dell’incontro e per l’impegno e la volontà che si sta mettendo in cerca di una soluzione, come amministrazione ci rendiamo disponibili per futuri incontri e confronti. Ringrazio quindi gli Rsu Claudio Gentilucci e Mirko Terzoni, gli operai Sara Pelucchini Bacocco, Nico Amoroso e Andrea Gubinelli».

Mirko Terzoni, in particolare, in qualità di Rsu e lavoratore presente in azienda, ha detto di raccogliere «quotidianamente le preoccupazioni degli operai riguardo alla chiusura di Giano Srl . La situazione è particolarmente delicata, poiché l’età media dei dipendenti è piuttosto bassa e molti di loro hanno radici profonde nel territorio di Fabriano (che li rende eredi di maestranze tramandate da generazioni),non a caso Fabriano è riconosciuta in tutto il mondo come città della carta, sia perché molti hanno mutui, figli e famiglie oramai fortemente radicate nel territorio. Questo rende estremamente difficile un eventuale ricollocamento presso gli stabilimenti Fedrigoni situati al Nord. La chiusura non colpirà solo i lavoratori, ma tutto il contesto sociale, già provato dalla crisi industriale e dal terremoto» ha concluso.

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