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«Chiediamo a tutti i gruppi
della Sala Gialla di votare
una mozione pro Palestina»

OSIMO – Il testo elaborato da “Amicizia Italia - Palestina” e presentato stamattina in conferenza stampa da Ammar Amadneh, David Monticelli,  e Antonio Stacchiotti invita il Consiglio comunale «a esprimere la propria ferma condanna contro il genocidio in corso a Gaza» e impegna la giunta a «inoltrare al Governo la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente»  

Un momento della conferenza stmpa di questa mattina, da sin. Ammar Amadneh, David Monticelli,  e Antonio Stacchiotti

 

Una mozione “sul genocidio a Gaza e per il riconoscimento dello Stato di Palestina” da votare in Consiglio comunale di Osimo. A portarla all’attenzione di tutti i gruppi consiliari oggi sono stati Ammar Amadneh, architetto italo-palestinese residente ad Osimo; David Monticelli, attivista di Fronte del Dissenso e Antonio Stacchiotti, ex Lupo Osimo. Nel corso di una conferenza stampa tutti e tre hanno presentato le azioni di “Amicizia Italia – Palestina”, un’iniziativa di solidarietà a cui aderiscono semplici cittadini come pure diverse realtà politiche e associative, che ha deciso di presentare alla Sala Gialla di Osimo l’atto da approvare, possibilmente con unanimità di consensi. «I consiglieri comunali di tutte le parti politiche riceveranno in queste ore il testo della mozione: si tratta di un documento di sei pagine molto dettagliato. Sta a loro il compito di discuterla urgentemente secondo le modalità previste dal Regolamento del Consiglio comunale di Osimo, per permetterne quanto prima l’approvazione. – hanno spiegato – Il genocidio in corso a Gaza ai danni della popolazione civile palestinese è un orrore che, nell’era di internet, entra dentro le nostre case tutti i giorni e bussa sempre più insistentemente alla nostra coscienza. Oggi nessuno può dire: “non lo sapevo”: tutta l’umanità è chiamata a mobilitarsi per fermarlo».

Monticelli in particolare ha ricordato che c’è un precedente datato 4 settembre 2014 .«Al tempo ero consigliere comunale e con Sara Andreoli abbiamo ottenuto l’approvazione di tutto il Consiglio comunale di Osimo che condannava l’operazione che fece 1200 vittime dopo 51 giorni di bombardamenti indiscriminati. Qui invece non vediamo ancora la fine. Al 20 ottobre 2024 sono state registrate 42520 vittime delle quali il 70% sono donne e bambini e oltre 10mila persone disperse sotto le macerie a causa dei bombardamenti. I feriti si attestano sui 90.637 e molti sono mutilati gravi o gravissimi. Con una aggiunta di dolore e problemi per il futuro. Una contabilità macabra. Girarsi dall’altra parte significa essere complici. Ci aspettiamo pertanto dal Consiglio comunale di Osimo, una presa di coscienza e di umanità» ha concluso.

Con il testo posto alla attenzione di tutte le forze politiche presenti nella Sala Gialla si chiede di far esprimere al Consiglio comunale «la propria ferma condanna contro il genocidio in corso a Gaza che dall’ottobre 2023 ha provocato oltre 52.000 vittime civili tra la popolazione palestinese e contro l’occupazione militare della Cisgiordania e le violenze ivi commesse ai danni dei civili; contro la politica del governo di Israele che nei confronti del popolo palestinese persegue un espansionismo coloniale caratterizzato dalla pulizia etnica e dal genocidio; contro l’esercito israeliano e tutti gli altri corpi armati di quello Stato (tra cui paramilitari, mercenari, foreign fighters e coloni armati) che fanno ricorso ai metodi più brutali del colonialismo e si comportano come una forza coloniale di occupazione, trattando i palestinesi da esseri inferiori da espellere e – se si oppongo e resistono – da eliminare; contro l’aggressione israeliana del Libano, contro il bombardamento indiscriminato della sua popolazione civile e contro gli attacchi ai Caschi Blu della missione Unifil di peacekeeping nel Libano stesso, tra cui i militari italiani».

Con la stessa mozione si vuole impegnare inoltre a giunta comunale ed il sindaco «a sottoscrivere e inoltrare al Governo Italiano la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite, al diritto internazionale e alle indicazioni della risoluzione del Parlamento Europeo; a chiedere al Governo Italiano di adoperarsi, con ogni mezzo e senza sosta nelle relazioni diplomatiche per giungere ad un cessate il fuoco umanitario immediato e definitivo, sia a Gaza, sia in Cisgiordania sia in Libano, per ottenere la liberazione dei prigionieri politici e degli ostaggi, e per procedere senza indugi all’apertura dei valichi di frontiera sotto il controllo dell’Onu per garantire l’ingresso di aiuti umanitari, acqua e farmaci nella Striscia di Gaza; ad affermare la propria solidarietà con il Popolo Palestinese e il suo diritto all’indipendenza e alla sovranità nazionale, oltre che a vivere in pace; a chiedere all’Anci di farsi portavoce e promotore di questa iniziativa presso tutti i Comuni d’Italia».

Con la mozione si chiede inoltre di «esporre simbolicamente la bandiera della Palestina dalla finestra centrale del Palazzo comunale (come accaduto a Milano, Bologna, Pesaro e tante altre città d’Italia), a sostegno ed in segno di solidarietà al popolo palestinese» e si invita sempre la giunta comunale «a chiedere al governo di impedire che cittadini italiani con doppio passaporto pratichino il servizio militare in Israele, anche con la revoca della cittadinanza se optassero per questa scelta, e – come nel caso del Sudafrica nei confronti dei soldati israelo sudafricani – a prendere in considerazione l’avvio di azioni legali che accertino se siano coinvolti in crimini di guerra e in crimini contro l’umanità a Gaza e in Cisgiordania. Tali provvedimenti nei confronti di nostri compatrioti addestrati dall’esercito israeliano sono auspicabili anche per prevenire la formazione di potenziali quinte colonne che possono mettere a rischio scelte e sovranità del nostro Paese; a chiedere al Parlamento Italiano e al Governo Italiano di impegnarsi affinché il conflitto israelo-palestinese sia definitivamente risolto, favorendo un dialogo diretto tra le parti che porti finalmente al riconoscimento universale dello Stato di Palestina e al diritto al ritorno nelle proprie case per i profughi palestinesi; ad adoperarsi concretamente affinché i cittadini osimani siano adeguatamente informati e sensibilizzati sulle dinamiche del conflitto in atto e sulle condizioni di vita nella Striscia di Gaza e negli altri territori palestinesi» chiude il documento. Non c’è solo attesa per conoscere quale forza politica porterà in discussione la mozione proposta da “Amicizia Italia – Palestina”, ma anche per sapere quando sarà convocato il prossimo Consiglio comunale di Osimo.



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