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Paga più volte il premio
dell’assicurazione ma è una truffa

JESI – La vittima, un 64enne, ha chiesto aiuto ai i poliziotti del Commissariato che dopo articolate indagini sono risaliti ai presunti autori del raggiro, un 26enne e un 18enne, e li hanno denunciati in concorso

 

Paga il premio Rca più volte ad una assicurazione ma resta vittima di una truffa. Dopo articolate indagini ieri i poliziotti del Commissariato di Ps di Jesi, diretto dal vice questore Paolo Arena, hanno denunciato un 26enne e un 18enne di Napoli per il reato di truffa aggravata in concorso. Tutto è iniziato lo scorso 26 settembre quando uno jesino di 64 anni, in sede di querela, ha riferito agli operatori del Commissariato di essere proprietario di alcuni veicoli assicurati con una compagnia e la scadenza della polizza di uno di questi era prevista proprio per quella stessa data di settembre. L’uomo, aggiungeva che per il pagamento dei premi alla compagnia, utilizzava la sua carta di credito tratta dal conto corrente accesso presso la sua banca. Non essendosi accorto che il titolo fosse inattivo, in quanto non aveva aggiornato il questionario anti-riciclaggio, era sua intenzione cercare un contatto telefonico di quella assicurazione per gli aggiornamenti del caso. Contattava un numero verde e l’operatore gli inviava un link sulla sua casella di posta elettronica che una volta cliccato avrebbe generato un Qr code a mezzo del quale avrebbe potuto procedere al pagamento.

Effettuato il pagamento di euro 276 su un iban indicatogli, riceveva una chiamata da parte di un addetto il quale lo informava che l’importo pagato non era corretto ovvero non era 276 euro bensì 270 pertanto persuadeva la vittima ad effettuare un nuovo pagamento dell’importo di 270 euro anziché a restituirle il sovrappiù pagato. L’uomo, confuso dal raggiro, si determinava a fare un secondo pagamento di 270 euro. Il giorno successivo, riceveva la telefonata dell’operatore che l’aveva contattato il giorno prima il quale lo avvisava che il sistema aveva bloccato il pagamento della polizza ma che la compagnia gli avrebbe restituito gli importi pagati previo bonifico di una somma di euro 270 da effettuare con la sua home banking. La vittima, effettuava il bonifico richiesto comunicandolo all’addetto e questi perseverando nel suo disegno criminoso, tentava di contestare il pagamento dicendogli che nella causale andava scritto solo “rinnovo” e non il numero di targa che la vittima aveva aggiunto. Pertanto, gli chiedeva un nuovo bonifico istantaneo. Tuttavia, recuperato il numero della compagnia assicurativa, veniva a conoscenza che era stato truffato.

Gli accertamenti espletati dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi consentivano di risalire all’intestatario dell’Iban legato ad un conto corrente nel quale era confluita la somma di denaro ovvero un giovane napoletano. Inoltre il numero verde dal quale era stata contattata inizialmente la vittima era solo un centralino virtuale con fornitura di numero fisso e deviazione chiamate su telefoni mobili. Il numero era intestato ad altro individuo sempre napoletano che vantava numerose pregresse segnalazioni per truffe commesse con lo stesso modus operandi ovvero fingendosi operatore di compagnie assicurative. Pertanto i due, raggiunti dalla Polizia del posto, su delega del Commissariato di Jesi, venivano deferiti all’autorità giudiziaria in stato di libertà per truffa aggravata in concorso.

 

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