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Voto variazione di bilancio,
fermo no delle opposizioni:
«Rispettiamo il mandato degli elettori»

OSIMO – Il centrosinistra conferma quanto già annunciato una settimana fa: «L’Amministrazione ha negato ogni prerogativa ad una votazione condivisa». I dubbi dell’ex consigliera comunale Maria Grazia Mariani sulle spese di somma urgenza per il contenimento strutturali e di messa in sicurezza delle frane sulla scarpata di via Montecesa

Un momento della conferenza stampa del 19 ottobre scorso convocata dai consiglieri della minoranza di centrosinistra di Osimo

 

I consiglieri d’opposizione tornano a spiegare che non voteranno la variazione di bilancio inserita tra i punti all’ìordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo. «Durante la conferenza congiunta che abbiamo tenuto sabato 19 ottobre – ribadiscono i 9 consiglieri della minoranza del centrosinistra di Osimo, abbiamo più volte ribadito il nostro senso di responsabilità per il bene di Osimo con la disponibilità a votare la delibera che avrebbe dato copertura ai lavori eseguiti in via d’urgenza per la pulizia ed il ripristino dei danni causati dalle recenti alluvioni. Naturalmente, come ben specificato, tale supporto ci sarebbe stato solo per il voto della variazione legata all’emergenza, la quale, non ha carattere politico ma giustamente votata bipartisan per il bene della città». Al contrario di quanto detto in Consiglio comunale però, il sindaco Pirani, uomo solo al comando, se ne infischia della possibilità di collaborazione con tutte le forze politiche presenti in Consiglio ed ha inserito nella variazione di bilancio della somma urgenza tutta una serie di impegni e coperture che rispondono esclusivamente a logiche e scelte politiche della sua Amministrazione. Come già ribadito nella conferenza di sabato scorso, avendo l’Amministrazione negato ogni prerogativa ad una votazione condivisa, il voto sarà chiaro, quello di non votare la delibera in oggetto rispettando il mandato che tutti i nostri elettori ci hanno affidato»

Maria Grazia Mariani

Sulla questione della variazione di bilancio e in particolare delle spese per i lvaori di ‘somma urgenza collegati all’alluvione dello scorso settembre, interviene anche l’ex consigliera comunale di FdI, Maria Grazia Mariani, per eccepire che «con la delibera del 3 ottobre scorso la Giunta comunale aveva quantificato i lavori necessari per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità, così detti di “somma urgenza” dopo il maltempo del 18 settembre scorso. Importo circa 650mila euro. Il 17 ottobre la Giunta, a seguito di errori, corregge l’importo dei lavori di somma urgenza in 680mila euro. Tra tutti i lavori da fare ci sono anche quelli di “realizzazione di opere di contenimento strutturali e di messa in sicurezza delle frane in aera urbana di via Montecesa”: costo 280mila euro. La tipologia dell’opera ci lascia perplessi: sicuri che rientra tra i lavori inquadrabili nella “somma urgenza”? Questi ultimi per natura e caratteristiche non dovrebbero limitarsi all’esclusiva rimozione del pericolo imminente e alla salvaguardia di persone e cose?»

Al di là del fatto che l’opera sia di competenza, tutta o in parte, del Comune, Mariani pone un quesito. «Dagli atti infatti emerge che trattasi di un’opera strutturale di sostegno in cemento armato definita “palificata” ubicata sul ciglio di via Montecesa dal muro di sostegno esistente e per una lunghezza di 50 metri avente, per caratteristiche e materiali utilizzati, carattere di definitività e non propriamente finalizzata all’esclusiva messa in sicurezza ed eliminazione del pericolo imminente così come riportato nella normativa invocata» scrive. Ricorda inoltre che a luglio, con ordinanza sindacale specifica la questione del consolidamento della scarpata era stata «prima posta a carico dei privati, mediante ingiunzione e poi, in seguito, aver provveduto all’esecuzione di tali opere con oneri e risorse economiche a carico esclusivo del Comune. Stiamo parlando dello stesso tratto di strada?» si domanda.



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