Dopo la sospensione a sorpresa di tutti i punti in discussione e l’aggiornamento della seduta di ieri, il presidente del Consiglio comunale di Osimo, Stefano Simoncini, ha riconvocato in via d’urgenza per giovedì 31 ottobre alle 15.30 i lavori consiliari. Nel nuovo ordine del giorno sono scomparsi tra i punti da discutere le line programmatiche di mandato 2024-2029, oggetto ieri di frizione tra il consigliere Dino Latini ed il resto della maggioranza, e di conseguenza la variazione di bilancio ordinaria (da approvare entro il 30 novembre) contenente anche i progetti dell’amministrazione Pirani, uno su tutti, la revisione del Tiramisù per renderlo fruibile h24. L’aula sarà quindi chiamata a votare solo la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti, con determinazione compensi per il periodo dall’1 novembre 2024 al 31 ottobre 2027 e poi gli interventi di somma urgenza a seguito dell’emergenza maltempo verificatasi a partire dal 18 settembre scorso, il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi e connesse variazioni al Bilancio di Previsione 2024/2026. Quest’ultima richiesta era stata avanzata via pec ormai 10 giorni fa sia dai consiglieri d’opposizione che dal gruppo dei latiniani, in appoggio esterno alla maggioranza.
C’è voluto, in sostanza, l’ennesimo stop nella Sala Gialla per conciliare le richieste di tutti i gruppi e per ottenere l’appoggio a beneficio della comunità cittadina. Il sindaco è stato costretto a fare un passo indietro per il bene della città. Continua però a far parlare l’ultimo strappo in maggioranza, che è andato in scena ieri nell’assemblea cittadina . I gruppi di minoranza del centrosinistra hanno già stigmatizzato il comportamento di Francesco Pirani. Oggi anche il commissario osimano di Forza Italia, Monica Santoni, ribadisce di prendere le distanze dal primo cittadino. «Ieri abbiamo assistito ad un’altra imbarazzante pagina scritta per Osimo. – scrive in una nota – Esprimo solidarietà al consigliere Latini e ad i suoi consiglieri tutti che stanno subendo la stessa scorrettezza subita da FI e tanti altri componenti della coalizione in barba al tanto osannato principio di squadra sbanderiato anche da FdI Osimo. Se quel che rimane della maggioranza avesse almeno dimostrato in questo periodo di essere in grado di fare bene, di conoscere la macchina amministrativa, il boccone da ingoiare sarebbe stato meno amaro. Ma come dimostrato anche ieri vi è ben poco sostanza. Il rammarico più grande è l’immobilismo a cui è costretta la nostra città. Mi auguro che presto si ritrovi il senno della ragione e si possa finalmente mettere fine a tutto ciò iniziando una nuova pagina per Osimo. Le mie considerazioni sono ovviamente politicamente parlando».
L’ex consigliera comunale Maia Grazia Mariani fa osservare che «mentre il sindaco, la giunta ed il consiglio comunale stanno eseguendo prove tecniche di funzionamento da 5 mesi, fuori città, altri, decidono le sorti di Astea spa» facendo riferimento alla questione del gestore idrico unico dell’Ato 3 e anche alla questione del gestore unico dei rifiuti dell’Ata 2.
Simone Pugnaloni, ex sindaco ed ora consigliere comunale del Pd, aggiunge che «Pirani passa dalla spavalderia alla disperazione di un sindaco inconsistente nell’azione amministrativa. Costretto dalle opposizioni a sospendere il Consiglio comunale di ieri, senza i numeri i per approvare le linee programmatiche di mandato, oggi ascolta il richiamo delle stesse a spacchettare la variazione per somma urgenza da una variazione più generale legate a scelte politiche del suo governo. Essere responsabili è un dovere, questo è quanto avevamo dichiarato, pronti a votare già ieri lo spacchettamento delle due manovre di bilancio. Sindaco e Giunta però non ci hanno ascoltato. L’arroganza e la prepotenza di chi in preda al panico pensa di condizionarci, ora si ritrova con l’acqua alla gola. Per il prossimo consiglio garantiremo come già annunciato la nostra presenza ed il nostro voto favorevole per finanziare opere di somma urgenza che i cittadini vogliono vedere realizzate da tempo».
Ricorda anche che «la delibera di Giunta del 3 ottobre già autorizza i lavori di somma urgenza. Ad oggi, non si vedono ancora partire i lavori per la mura in Via Montecesa, non si vedono sistemate diverse strade rovinate e pericolose , alcuni smottamenti ancora non permettono un viabilità regolare nelle frazioni ed in diverse zone della città non si vede lo sgombero dei rifiuti speciali ancorati al ciglio delle strade e dei marciapiedi.- conclude Pugnaloni – Ci vuole coraggio a non far partire ancora alcuni lavori per la paura di non vedere ratificata la variazione in Consiglio comunale. Noi ci siamo, ci siamo sempre stati, e l’avevamo anche detto anzitempo , perché non hai spacchettato prima? Per il futuro il sindaco Pirani può solo prendere atto della sua debilitazione politica e porne fine con le sue dimissioni, le elezioni anticipate sarebbero il gesto migliore per la città» conclude Pugnaloni.
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