«Sono stati acquisiti al patrimonio comunale due beni confiscati perché ritenuti provento di illeciti: un terreno di mille metri quadri che si sviluppa tra via La Marmora e via Leopardi, limitrofa a piazza Europa, da adibire a verde pubblico e un appartamento di 124 metri quadri all’angolo tra via Bixio e via Colombo, che il Comune di Falconara intende destinare a scopi sociali».
A renderlo noto è il Comune di Falconara che aggiunge come «Nella seduta di mercoledì 30 ottobre il Consiglio comunale ha ratificato l’acquisizione, perfezionando un iter che rappresenta una vera novità per il Comune di Falconara: è infatti la prima volta che l’ente entra in possesso di beni sottratti alla criminalità».
L’iter per l’acquisizione dei due beni è «stato molto complesso – viene aggiunto – e ha visto il sindaco Stefania Signorini impegnarsi in prima persona in un lungo confronto con i vertici dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati (Anbsc). Alla comunicazione dell’Agenzia è seguita, nel 2021, una prima manifestazione di interesse del Comune di Falconara, ma è stato necessario attendere la sentenza della Corte d’Appello di Ancona sull’effettiva provenienza illecita dei beni e ottemperare a numerosi adempimenti per ottenere l’acquisizione definitiva, come ha spiegato in Consiglio la vicesindaco Valentina Barchiesi con delega al Patrimonio».
«Ho personalmente seguito tutti i passaggi per entrare in possesso di questi beni – spiega il sindaco Signorini – che vengono così messi a disposizione dell’intera comunità, un riscatto per gli immobili che vengono confiscati perché ritenute provento di attività illecite. Il percorso è stato lungo ben tre anni, periodo durante il quale oltre a confrontarmi con i rappresentanti dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati ho incontrato personalmente il presidente del Tribunale di Ancona. Ho incontrato anche i residenti della zona di piazza Europa, che hanno chiesto espressamente che l’area di via La Marmora diventasse pubblica e nel 2022 hanno presentato una petizione. Finalmente posso dare concretezza all’impegno che avevo preso con loro».
L’acquisizione del terreno permette infatti al Comune di Falconara di realizzare un obiettivo importante della Giunta Signorini, che sin dal primo mandato si era mostrata interessata ad acquistare il terreno per realizzare un’area verde a servizio della zona.
«L’amministrazione – viene ricordato – aveva inizialmente trattato con i proprietari dell’epoca, che però avevano preferito cedere l’area a una donna originaria della Bosnia Erzegovina, residente da anni in Italia. La Giunta aveva quindi deciso di espropriare il terreno, poi però era intervenuta la confisca: questa aveva bloccato l’esproprio, ma aveva anche aperto la prospettiva per il Comune di acquisire il bene tramite appunto l’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati. Il sequestro e la successiva confisca sono scattati perché la donna di origine bosniaca non ha saputo dimostrare che il terreno e l’appartamento erano stati acquistati con risorse lecite: non risulta aver avuto un’occupazione in un lungo arco di tempo e ha collezionato condanne definitive per furto in appartamento, tanto da far ritenere alle autorità che i beni fossero stati acquistati con i proventi di simili azioni criminose».
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