Prima di lasciare la riunione di maggioranza, convocata stamattina, avrebbe minacciato di rassegnare le dimissioni se le varie anime della sua maggioranza non fermeranno in via definitiva la guerriglia. Sarà stato per la stanchezza che si trascina da mesi di dialogo sincopato o per l’insofferenza di una situazione che sta diventando sempre più ingestibile e surreale, sta di fatto che nei giorni del ponte di Ognisanti, per la prima volta il sindaco di Osimo, Francesco Pirani, uomo dalla fibra inossidabile, avrebbe pronunciato la parola fine. Andandosene in anticipo dl vertice politico avrebbe, inoltre, delegato ad assessori e consigliere comunali dell’area governativa l’incombenza di dipanare l’ingarbugliata matassa entro lunedì prossimo.
L’appuntamento è stato, infatti, aggiornato al 4 novembre. Il conto alla rovescia è già iniziato e le varie anime della maggioranza osimana (i civici piraniani, quelli latiniani e antonelliani oltre a FdI) tenteranno di serrare le fila, cancellando tensioni interne che stanno minando la coesione della coalizione civica in quota centrodestra dal giorno successivo alla vittoria elettorale consacrata 5 messi fa al ballottaggio delle Comunali 2024. Uno stillicidio di incomprensioni e rivendicazioni, alti e bassi, che va stoppato se c’è ancora l’intenzione di proiettarsi nel futuro con uno sguardo sereno e costruttivo. Stamattina avrebbero partecipato alla riunione con il sindaco anche diversi assessori, Sandro Antonelli in primis, e molti consiglieri comunali (ma non tutti) a partire da Dino Latini. Le consultazione con le diverse liste di riferimento sembra che siano già partite per arrivare all’incontro di lunedì con le idee più chiare.
Non è un mistero che in uno degli ultimi summit, Dino Latini, che è anche presidente del Consiglio regionale, sarebbe tornato a sottoporre all’attenzione di Francesco Pirani il documento per un nuovo ‘patto elettorale’ che passerebbe dalla richiesta rivolta al primo cittadino di fare pubblica ammenda per le decisioni assunte in questi primi mesi di amministrazione, fino all’azzeramento e alla eventuale valutazione di un rimpasto di giunta e per alcuni incarichi in società partecipate ed enti. Richieste fino ad oggi rispedite al mittente e che dopo l’ennesima mediazione di oggi potrebbero essere riviste al ribasso per cercare in casa quella pacificazione, prima ancora che con l’opposizione, tanto auspicata dallo stesso Latini nel consiglio comunale di martedì scorso. C’è ancora tempo, insomma, per riallineare il percorso e al prossimo consiglio comunale vanno votate le linee programmatiche 2024-2029.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati