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Maggioranza, tensioni appianate?
Si torna a parlare di gruppo
unico in Consiglio comunale

POLITICA – Domani il nuovo vertice tra i rappresentanti della coalizione civica-FdI e forse l’accordo è già nell’aria. Critica la capogruppo del Pd Paola Andreoni: «L’amministrazione del sindaco Pirani è "Come un gatto in tangenziale"»

Francesco Pirani e Dino Latini (rispettivamente secondo e terzo da destra) il 25 giugno scorso, giorno dell’insediamento del sindaco dopo la vittoria elettorale al ballottaggio

 

«Apprendiamo dai media la notizia che domani, lunedì 4 novembre, torneranno ad incontrarsi le forze di maggioranza per siglare un nuovo patto elettorale. Sarà così la fine di questa incredibile farsa? Probabilmente sì, perché è noto che il potere è un collante formidabile. Ma durerà? Con tutta probabilità avrà la vita di un gatto in tangenziale. E’ solo il prorogare di una lenta agonia che sta distruggendo Osimo». Il commento arriva dal capogruppo del Pd di Osimo, Paola Andreoni.

C’è attesa per il nuovo incontro di maggioranza in programma per domani. In queste ore di vigilia si rimpallano le voci su spiragli lasciati aperti al dialogo da Dino Latini dopo che ieri, lasciando la riunione politica il sindaco Francesco Pirani avrebbe minacciato le dimissioni. Dopo quelle parole le posizioni del leader delle ‘Liste civiche da Sempre’, nonché presidente del Consiglio regionale, si sarebbero ammorbidite, le tensioni si sarebbero appianate a tal punto che l’accordo interno alla maggioranza sarebbe già nell’aria. Passerebbe anche per la costituzione di un gruppo consiliare civico unico, fatta eccezione per quello di Fratelli d’Italia che potrà istituire il suo in autonomia. Un ritorno al passato, perché questa era una delle pretese avanzate proprio da Latini fin dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale. Un passaggio che certo simboleggerebbe in via formale la riunificazione, il ricompattamento di tutti i movimenti civici sotto un’unica guida.

La settimana che sta per aprirsi sarà importante non solo per il voto nella Sala Gialla sulle linee programmatiche di governo, che il sindaco Francesco Pirani non è ancor riuscito a far approvare a 5 mesi dall’insediamento, ma anche per la pronuncia del Tar Marche. I giudici amministrativi giovedì 7 novembre decideranno sul ricorso presentato dai consiglieri d’opposizione per chiedere l’annullamento degli atti assunti nell’ormai famosa seduta del 13 settembre 2024 aperta grazie a un articolo del Regio Decreto del 1915.

«E’ di tutta evidenza che le forze della maggioranza temono il ritorno a nuove elezioni comunali, temono il responso delle urne. Ma chi, meglio dei cittadini , potrà decidere le sorti di Osimo? – domanda ancora nel suo comunicato Paola Andreoni – In democrazia non si può avere paura del pronunciamento dei cittadini, del popolo sovrano. Se si ha paura, è evidente che si sa di aver operato male, senza alcun rispetto delle primarie esigenze e problemi della città e dei suoi cittadini, perché incentrati e preoccupati solo della spartizione del potere e delle poltrone. Osimo non merita tutto questo. Il prolungamento di una lenta agonia andrà ancora una volta a discapito degli interessi della gente. Prima o poi dovranno tornare a sentire il responso degli elettori e sarà facile immaginare quale sarà. Prima si mette fine a questa vergogna, meglio è, nell’interesse della città e della gente. Ma per mettere la parola fine ci vuole coraggio. Ce l’avrà il sindaco Pirani, rassegnando le dimissioni, o le vecchie, storiche Liste civiche, togliendo il sostegno alla Giunta Pirani? Bisogna avere solo il coraggio di prendere atto e piena consapevolezza del fatto che così non di può più andare avanti. Ce l’avranno il coraggio di rimettersi al giudizio degli elettori o lo temono al punto di prorogare l’agonia?» chiede in conclusione Paola Andreoni.

Se domani davvero tutto si sistemerà in maggioranza, qualcuno già ironizza che questi mesi sono scorsi via come dentro uno show e che calerà il sipario di ‘Scherzi a parte’. Il centrosinistra però è scettico. «Finalmente (per Osimo) il sindaco Pirani pare aver nominato la parola dimissioni. È netta la divisione all’interno della pseudo-coalizione con una parte che al momento lo sostiene (al momento) e cerca di convincere i dissidenti non comprendendo che il motivo cardine della rottura sono loro stessi.- scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliare d’opposizione – I numeri sono numeri, le dichiarazioni di voto espresse lunedì scorso in Consiglio comunale nel punto focale delle linee programmatiche non lasciavano spazi ad alcun dubbio: i voti non sarebbero bastati per approvare la delibera. Così il furbo Pirani sospende la seduta in modo imbarazzante onde evitare la disfatta. Una situazione andata ben oltre qualsiasi limite di dignità politica, perpetrata con consapevolezza da questa Amministrazione, ai danni di tutti i cittadini per oltre 4 mesi con il Comune totalmente fermo su qualsiasi atto. Non è questo che vogliamo per Osimo, e ci sentiamo di dire apertamente agli attuali amministratori di non aver timore di lasciare l’agognata poltrona e recarsi alle urne: saranno come sempre i cittadini a giudicare» concludono le minoranze consiliari.



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