Non finisce di stupire il pluricampione del mondo e detentore di 10 record mondiali Mauro Guenci, atleta del Team Roller Senigallia, che vince anche alla Florida Inline Word Skating Marathon.
È tornato negli Usa e ha primeggiato nuovamente, dopo un ventennio dall’ultimo successo alla “Athens to Atlanta” di 150 chilometri, vincendola per ben due volte, dopo aver primeggiato anche alla 100 km di New York. Non contento di aver affrontato un’impresa titanica a giugno scorso, la Trieste – Santa Maria di Leuca, pattinando per oltre 1200 km in 43 ore 33 minuti e 13 secondi, segnando così un Record memorabile, ne ha realizzata un’altra. Si è allenato duramente per tutta l’estate con obiettivo Sarasota in Florida, dove da tre anni si disputa la gara di coppa del mondo di prima classe con una organizzazione ed accoglienza esemplare, nello splendido circuito del Nathan Benderson Park che si sviluppa attorno al lago per 5 km e mezzo. 42,195 km al cardiopalma con velocità che da subito superano i 40 km/h dai velocissimi atleti delle diverse categorie dai 18 anni in poi. Ebbene nonostante Mauro fosse da solo a competere con i Team delle diverse nazioni, ha tenuto benissimo il passo seppur con non poca fatica.
«Non potevo esimermi dall’essere presente in tutte le fughe – dice Mauro -, per non vanificare la possibilità di giocarmela nel finale; molte volte mi sono trovato al massimo delle possibilità, pensando di dover cedere il passo. Ho cercato dentro di me quella forza che esiste e si pensa di non avere, quella che ha fatto sempre la differenza nelle mie grandi imprese… non mollare mai. Man mano che la gara andava avanti e che il gruppo si assottigliava, acquisivo consapevolezza e carica, trovandomi in mezzo a ragazzi di 18/25 anni che potevano essere miei figli».
Tutto ciò, assieme a tanto lavoro svolto nei mesi scorsi, alla tenacia e voglia di realizzare questo nuovo obbiettivo, gli hanno permesso di fare una volata finale alla grande e di avere la meglio sui suoi diretti avversari con un ampio margine di vantaggio. Riuscire là dove nessun italiano era ancora mai riuscito a vincere, è veramente una grande soddisfazione ed un onore per un campione di tale caratura.
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