A poche settimane dall’inizio del processo contro gli imputati per l’alluvione di Senigallia che il 15 settembre 2022 causò 13 vittime nell’hinterland (processo nel quale il pm dell’Aquila Fabio Picuti ha chiesto il rinvio a giudizio per 22 tra funzionari e tecnici di Regione Marche, Provincia di Ancona, Consorzio di Bonifica Marche e Comune di Serra de’ Conti con prima udienza il 4 dicembre), sono soltanto 36 le persone che hanno per ora annunciato di volersi costituire parte civile per ricevere il risarcimento dei danni subiti in caso di condanna di uno o più degli imputati.
«Parrebbe che nessuno delle migliaia di danneggiati abbia interesse ad ottenere l’integrale risarcimento del danno subito oltre ad un danno morale da reato liquidabile mediamente in una forbice che va dal 10 al 30% del danno patrimoniale subito. – osserva in una nota il Codacons – A seguito della riforma Cartabia del processo penale i danneggiati dall’alluvione che hanno subito danni alle abitazioni, ai terreni, ai beni mobili (automobili, ecc..) potranno entrare nel processo penale solo in occasione della prima udienza e non successivamente, per cui il Codacons offre la propria disponibilità ad affiancare tutti quelli che vorranno costituirsi parte civile nel processo. Forse l’aver ricevuto o attendere un indennizzo legato alla alluvione vien confuso con quello che invece è il diritto al risarcimento integrale del danno, oltre al danno mortale da reato che invece sussiste ogni volta che il danno subito è frutto conseguenza di un comportamento illecito come quello che viene contestato ai 22 imputati nel processo che inizierà il 4 dicembre».
«In caso di condanna di uno o più imputati i loro datori di lavoro dell’epoca dei fatti (enti locali) saranno tenuti a risarcire il danno procurato ai danneggiati dall’alluvione. – prosegue il comunicato – L’indennizzo non è incompatibile con il risarcimento del danno, l’unica conseguenza è che invece che chiedere il risarcimento integrale, chi si costituirà parte civile chiederà il risarcimento integrale del danno meno quanto già ottenuto a titolo di indennizzo, oltre al danno morale da reato, mentre chi invece avesse già ottenuto una somma pari al danno subito potrà in ogni caso costituirsi parte civile per chiedere quanto meno il danno morale, che come detto può mediamente arrivare al 30% del danno patrimoniale subito. Il Codacons, allo scopo di rendere informazioni utili agli interessati, sarà presente con i propri avvocati a Senigallia presso il Palazzetto Baviera – Sala del Fico – sabato 16 novembre 2024 a partire dalle ore 9,45. Il Codacons stesso si costituirà anch’esso in questo terzo processo come parte civile al fine di affiancare la Procura della Repubblica e i cittadini che si costituiranno nel procedimento» conclude Codacons.
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