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Alienazioni alloggi Erp,
la giunta dà il via libera al piano
per oltre 1000 appartamenti

ANCONA - L'assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini: «Con questa operazione vogliamo rinnovare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell'Ente traguardando concetti di sostenibilità ed efficienza, orientando la spesa con una declinazione che metta al centro l'edilizia agevolata, dando altresì una risposta agli studenti universitari e alle giovani coppie»

L’assessore Stefano Tombolini

La Giunta comunale nella seduta di oggi ha approvato gli indirizzi per l’attuazione del Piano delle alienazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale e il reinvestimento dei proventi per la costruzione di nuovi alloggi di Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) o l’acquisto di immobili dal libero mercato da destinare al medesimo uso e per interventi di ristrutturazione del patrimonio comunale dismesso (ad esempio ex istituti scolastici, stabili non più utilizzati per altri fini e così via) da cui ricavare nuovi alloggi di Erp.
L’operazione riguarda oltre mille alloggi, tutti di proprietà comunale e gestiti dall’Erap. L’Amministrazione procederà in sette fasi e nel caso in cui gli alloggi siano assegnati, agli assegnatari sarà offerta la possibilità di acquisto.
«Con questa operazione – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini – vogliamo rinnovare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’Ente traguardando concetti di sostenibilità ed efficienza, orientando la spesa con una declinazione che metta al centro l’edilizia agevolata, dando altresì una risposta agli studenti universitari e alle giovani coppie».
Nella prima fase delle alienazioni «saranno presi in considerazione esclusivamente i 204 alloggi costruiti dopo il 1954 – fa sapere il Comune -, la cui vendita non è subordinata al procedimento di verifica dell’interesse culturale del bene e ricadenti in edifici di proprietà mista in cui la percentuale di proprietà di appartamenti del Comune è minore del 50 per cento. Nella seconda fase – aggiunge – saranno presi in considerazione 371 alloggi con vetustà inferiore ai 70 anni e i condomìni con più del 50 per cento di appartamenti di proprietà comunale. Nella terza fase si procederà all’alienazione dei 119 alloggi liberi che hanno meno di 70 anni e la vendita sarà fatta tramite asta pubblica. Nella quarta fase si procederà alla alienazione dei 121 alloggi che si trovano in edifici di proprietà mista in cui la percentuale di proprietà del Comune è minore al 50 per cento, che hanno più di 70 anni e per i quali è stata verificata l’assenza di interesse culturale. Nella quinta fase saranno venduti 69 alloggi di oltre 70 anni che fanno parte di edifici di proprietà mista dove la percentuale di proprietà del Comune è superiore al 50 per cento, per i quali è stata verificata l’assenza di interesse culturale. Nella sesta fase dovranno essere alienati i 157 appartamenti liberi, costruiti più di 70 anni fa, per i quali è stata verificata l’assenza di interesse culturale e per cui si può procedere alla libera vendita tramite asta pubblica. Nella settima fase saranno venduti gli appartamenti che hanno interesse culturale, fatta salva la preventiva richiesta di autorizzazione alla vendita alla competente Soprintendenza».

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