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Piano sosta in centro:
«Agevoleremo i residenti, per i pendolari
in arrivo parcheggi scambiatori»

ANCONA – Il vice sindaco Giovanni Zinni sta elaborando un progetto che rivoluzionerà le modalità di posteggiare da viale della Vittoria alle aree dei cantieri navali fino a Capodimonte anche con la rimodulazione delle tariffe. «Rispetteremo una gerarchia delle categorie di utenza nel Programma urbano dei parcheggi. Oggi rilasciamo 2,2 permessi sosta per stallo a chi abita nel quartiere Adriatico e 3 pass per stallo a Colle Guasco»

Giovanni Zinni

Il problema della carenza dei parcheggi affligge anche il centro di Ancona come quello di tante altre città. E questa non è una novità. Allo studio dell’amministrazione comunale, nell’ottica dell’approvazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), ci sono però nuovi criteri per regolamentare la sosta nel perimetro del cuore cittadino per favorire residenti, ai clienti delle attività commerciali fino ai lavoratori che ogni giorno arrivano da fuori città nel capoluogo di regione.

Nel corso della seduta consiliare di oggi il progetto della rivoluzione-parcheggi, ancora al vaglio tecnico degli uffici, è stata affrontata dal vice sindaco Giovanni Zinni che ha risposto a una interrogazione a tema presentata dalla consigliera di maggioranza Francesca Bonfigli (FdI).

Zinni, con delega alla viabilità, ha subito fatto osservare all’aula che il centro-città oggi è diventato «un concetto allargato, perché è considerato tale anche l’area urbana al di là della della Stazione ferroviaria e della galleria del Risorgimento dove si trovano gli unici accesi verso il centro da via XXIX Settembre e da via Giannelli.

Parliamo di un’area dove risiedono 25-30mila abitanti, ai quali vengono rilasciati regolari permessi sosta e sono zone con evidente carenza di posteggi.

Ad Ancona rilasciamo 2,2 permessi sosta per posteggio ai residenti nel quartiere Adriatico e questa percentuale sale a poco meno di 3 permessi per stallo nei quartieri del centro storico come Capodimonte o Colle Guasco.

E’ il sintomo che qualcosa non è stato programmato bene nel passato, che ci lascia una eredità pesante – ha lasciato intendere l’assessore -. Ai residenti dobbiamo garantire il diritto a posteggiare e l’esistenza di uno stallo. Poi c’è la necessità di non chiudere la città a chi non è di Ancona ma la raggiunge per venirci a lavorare o per altre questioni. La nostra scelta politica è ben precisa: abbiamo deciso di distinguere fra la sosta breve produttiva e il pendolarismo. La prima aiuta la città a crescere, la seconda è una sosta funzionale e neutra, di gente che viene qui a lavorare e che certo bisogna accogliere».

Un’immagine del traffico al centro di Ancona (foto d’archivio)

Zinni ha parlato di gerarchizzazione delle categorie della sosta nel Pums per fissare degli obiettivi di breve-medio periodo. «Al primo posto mettiamo la sosta residenti – ha chiarito -. Con l’assessore Tombolini stiamo cercando di individuare delle aree da inserire nel Programma urbano dei parcheggi perché ci ha avuto la necessità di individuare per i residenti.

Sulla sosta breve gli uffici hanno già individuato aree del centro storico e del quartier Adriatico dove esiste una maggiore densità di attività economiche. Per i pendolari invece puntiamo ad aumentare i luoghi di rottura di carico e l’obiettivo che si collega l’anello filoviario, alla rivisitazione delle corse dl trasporto pubblico locale e’ quello di garantire parcheggi scambiatori.

Ad esempio per le imprese cantieristiche e portuali che contano su un pendolarismo marcato abbiamo immaginato un parcheggio che sia all’interno dell’area portuale sull’area di Ancona Ambiente. Vogliamo poi immaginare un ruolo più forte del parcheggio di Tavernelle ma potremo metterlo in pratica solo attraverso una adeguata politica di incentivi del trasporto pubblico locale invogliando la gente a lasciare la macchina lì e a prendere un autobus, fermo restando anche il terminal di piazza d’Armi è ancora in corso di realizzazione perché bisogna prima terminare gli stracci del progetto del nuovo Mercato del Piano».

Viale della Vittoria

Il vice sindaco ha annunciato inoltre che saranno rimodulate anche le tariffe delle zone blu. «Ci stiamo lavorando insieme all’assessore Berardinelli – ha assicurato – per valutarle nella logica funzionale del nostro Pums e sempre nell’ottica della gerarchia ‘sosta residenti -sosta breve’ e nella disincentivare la sosta del pendolarismo nelle aree più critiche della città dove c’è carenza di stalli. Faccio un esempio: viale della Vittoria è un luogo strategico che ha una funzionalità amplissima per la presenza di uffici, strutture sanitarie e aree commerciali di corso Amendola, pertanto qui dovremo immaginare di disegnare stalli di sosta breve magari con una tariffa un po’ più alta per evitare che qualcuno si piazzi lì per 4-5 ore venendo da fuori città per andare in ufficio. Dobbiamo invece invogliarlo ad a lasciare l’auto al parcheggio scambiatore e a salire u una navetta. In viale della Vittoria deve poter trovare il posto auto anche il residente, visto che nel quartiere Adriatico c’è un numero di permessi residenti doppio rispetto agli stalli esistenti». Per Zinni questo sarà il senso della rimodulazione della sosta ad Ancona centro. «Non sarà certo quello di fare cassa. Poi l’effetto magari sarà quello di un aumento delle entrate comunali dovuto anche una circolarità maggiore delle auto. Aver individuato diritti e opportunità già è un distinguo non indifferente» ha evidenziato.

(Redazione Cronache Ancona)

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