Fondi post sisma, scintille
in aula Giangiacomi-Zinni

ANCONA – Botta e risposta ieri in Consiglio comunale tra la consigliera dem e il vice sindaco interrogato sulla presenza nella prossima Finanziaria di ristori per gli edifici privati danneggiati in città dal terremoto del 2022. «Forse nel 2025»

19 Novembre 2024 - Ore 10:11

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Mirella Giangiacomi

Sono state scintille, ieri in Consiglio comunale, tra il vice sindaco Giovanni Zinni e la consigliera d’opposizione Mirella Giangiacomi (Pd) lo interrogava sulla erogazione fondi nella prossima Finanziaria per il sisma 2022 che ha colpito e danneggiato immobili privati anche ad Ancona. L’esponente dem ha chiesto «quali sono le azioni che questa amministrazione e anche la regione stanno mettendo in campo risolvere questa dolorosa questione per la città per alcuni cittadini considerato che è notizia che non saranno previsti fondi».

Zinni ha chiarito che in questo momento, non è ufficiale ne è stato ancora approvato il testo definitivo della manovra finanziaria del governo nazionale.« E’ abbastanza fisiologico che non ci sia dentro ancora una somma dedicata perché è in corso di realizzazione il monitoraggio del fabbisogno. La procedura è in corso ed era stata inserita all’interno della ricostruzione ma era rimasto sul canale dell’emergenza. Oggi finalmente è entrato anche il sisma di Ancora all’interno del canale della ricostruzione ma contempla una procedura che è ancora in corso con la rilevazione e le schede Aides. Insieme ai dirigenti della Regione ,dell’Ufficio Ricostruzione presieduto dal commissario Castelli, il comune d’Ancona ha offerto un ausilio concreto. L’ufficio di Protezione civile da quest’estate ha provveduto ad ausiliare i dirigenti della ricostruzione con il rilievo di tutte le situazioni attinenti il sisma che ha colpito Ancona».

Giovanni Zinni

Quindi ha snocciolato i numeri. «Ad oggi posso dirle che sono stati eseguiti 400 sopralluoghi su edifici privati e sono stati rilevati dai tecnici regionali circa 15 casi di edifici totalmente inagibili, confermando i sei casi già rilevati nei primi giorni del sisma. – ha elencato il vice sindaco – Questo sopralluogo ha prodotto fortunatamente una rilevazione maggiore dei danni. Pensate che dramma sarebbe stato se il governo avesse stanziato dei soldi per soli 6 edifici, lasciandole fuori altri non ancora rilevati. Questo mi sembra un lavoro importante, dopodiché sono stati rilevati 85 edifici con danni parziali per cui circa il 25% dei sopralluoghi ha rivelato un danno da sisma. A questi vanno aggiunti edifici di culto con danni per circa 6-7 immobili e gli edifici pubblici. I sopralluoghi, mi dicono gli uffici, servono per avere la stima realistica del fabbisogno finanziario di ricostruzione. Pertanto siccome è terminato da poco questo lavoro, una volta che ci sono tutte queste schede aides, una volta che viene quantificata la stima bene del fabbisogno, è ovvio che l’Ufficio della Ricostruzione chiederà al governo la copertura dei soldi e il Mef insieme all’ufficio competente del ministero e dovrà individuare la procedura di come vengono erogati questi contributi, la copertura. E’ normale quindi che oggi non esista una cifra dedicata nel testo base della finanziaria nazionale e di conseguenza in quella regionale. Perché poi e bisognerà capire se queste le cifre verranno erogate direttamente dallo Stato, dall’Ufficio dalla Ricostruzione o verranno erogate dalla Regione. Ritengo, al di là di ogni ‘gufata’ possibile, che prudenzialmente il governo nazionale avrà sicuramente un fondo di di di riserva dedicato a questo, e ritengo ragionevolmente che nel corso del 2025 verrà individuato la somma precisa per le Marche e Ancona. Queste senza prenderci tanto in giro, sono le procedure in Italia. Il comune è stato d’ausilio. In 3 mesi il rilevamento è stato fatto, abbiamo queste schede, speriamo che il governo quanto prima porti avanti la procedura e nel 2025 si avvii l’iter per il finanziamento delle opere di ricostruzione».

La consigliera Giangiacomi ha replicato, eccependo subito che «la sintesi di tutto quello che lei ha raccontato è che nel 2024 ‘non c’è trippa per gatti’. L’onorevole Castelli ha detto una cosa diversa nel giugno del 2024 quindi se si fanno delle affermazioni bisognerebbe essere conseguenti. Tutto quello che lei ha descritto della procedura è una procedura che era abbondantemente avviata noi oggi siamo alla fine del 2024 e stiamo ancora parlando lei mi sta ancora parlando delle schede e dei rilievi. Gli uffici comunali sono efficientissimi ma un procedimento che va avanti da molto tempo. La verità è che nel giugno del 2024 l’onorevole Castelli ha fatto un’affermazione precisa, oggi l’assessore Zinni si smentisce che i fondi saranno nella Finanziaria e che se ne riparlerà nel 2025». E qui si è innescato il botta e risposta a distanza con Zinni che negava fuori microfono e Giangiacomi che ribatteva al microfono. «Assessore la prego, io sono stata ad ascoltarla pur avendo molte obiezioni da farle su quello che ha raccontato, anche sui numeri degli edifici che lei ha identificato. Il punto è politico- ha sottolineato la conigliera del Pd – perché qualcuno del governo ha fatto una promessa da giugno del 2024, oggi non c’è una lira nella Finanziaria. C’è in corso c’è un emendamento proposto dall’onorevole Curti perché vengano almeno assegnati i 250.000 euro per la ricostruzione per il sisma di Ancona nel 2022, Questo modo di interagire mi lascia ogni volta più perplessa perché non è corretto dai banchi di chi amministra questa città, perché il comportamento è educato ed istituzionale io lo pretendo. Lo assumo io come consigliere e lo devo assumere anche come assessore, Quindi ripeto che in tutta questa descrizione lei ci ha tenuto qui a raccontarci il numero delle case, però il problema è che a fronte di questo anche quest’anno non c’è ‘trippa per gatti’. Ne prendiamo atto ma comunichiamolo alle persone che stanno aspettando i fondi e che continuano a vivere questa situazione di disagio. Io oggi apprendo che se ne riparlerà per i fondi nel 2025» ha concluso Mirella Gingiacomi.