«La questione relativa all’installazione degli impianti noti come di ‘telefonia 5G’ va affrontata seriamente e all’interno di un contesto normativo regionale. È imprescindibile trovare un punto di incontro tra la necessità di modernità legata a questi impianti e il principio di precauzione che i comitati dei cittadini reclamano per il rispetto della tutela della propria salute. Nello scorso aprile ho presentato una proposta di legge – tenendo conto delle normative comunitarie e nazionali – definendo importanti limiti in campo urbanistico in materia di installazione degli impianti, riducendo l’utilizzo sconfinato di territori contigui da parte di diverse compagnie telefoniche, consentendo la partecipazione attiva dei cittadini interessati che possono indicare potenziali situazioni di pericolo. Compito della Regione Marche è quindi quello di intervenire definendo un quadro normativo in cui si possa trovare il giusto equilibrio tra le istanze delle compagnie telefoniche e l’imprescindibile tutela della salute dei cittadini». Così Dino Latini, presidente Assemblea Legislativa delle Marche che ha presentato ieri in aula un’interrogazione sulla richiesta di installazione da parte di una società di telecomunicazioni di un’antenna radio base dell’altezza di 30 metri all’interno di un’area privata nella zona del Parco del Conero, all’entrata del parcheggio scambiatore per Portonovo.
Latini ha inoltre sottolineato come tale zona rappresenti un’area di grande valore naturale e paesaggistico e come questa richiesta abbia generato delle preoccupazioni nei residenti in termini di potenziali impatti ambientali e sanitari, andando ad alterare l’ecosistema del Parco, rischiando di compromettere il paesaggio naturale e riducendone l’attrattività turistica.
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