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Certificazione Parità di genere,
un traguardo prestigioso
per Confcommercio Marche Centrali

RICONOSCIMENTO - L'orgoglio del presidente Giacomo Bramucci: «Siamo la prima ed unica associazione di categoria delle Marche ad averla ottenuta. Un bel percorso che vogliamo condividere con i nostri associati a cui mostriamo i vantaggi»

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È un traguardo importante quello raggiunto da Confcommercio Marche Centrali: l’ottenimento della certificazione Parità di genere. Ma il percorso non si è fermato qui: infatti, insieme all’associazione datoriale, sono state certificate anche tre società di servizi facenti parte del sistema Confcommercio Marche Centrali, ottenendo quindi il significativo risultato di aver certificato ben quattro realtà, che costituiscono la grande famiglia di prestazioni e servizi di Confcommercio Marche Centrali.

«La parità di genere è un tema molto attuale e sulla bocca di tutti – afferma Giacomo Bramucci, presidente Confcommercio -, ma solo noi siamo la prima ed unica associazione di categoria delle Marche ad aver ottenuto la certificazione Parità di genere e che oggi è anche ente certificatore grazie alla partnership con Uniter Srl. Un bel percorso che vogliamo condividere con i nostri associati a cui mostriamo i vantaggi della certificazione».

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Di lavoro in Italia ce n’è tanto da fare, a guardare le statistiche: a fronte di 2,6 milioni di aziende del settore terziario, solo il 28,9% sono femminili e la pandemia ha colpito maggiormente l’imprenditoria femminile. «Noi abbiamo svolto un percorso lungo, di anni, – dichiara Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche e Marche Centrali – a partire dalla scelta del personale, basata sulla massima trasparenza e sulle competenze. Quindi oggi siamo di fronte a un passaggio naturale che ci ha portato a un livello di collaborazione forte e incisivo tra tutti noi. È un lavoro di crescita e sviluppo che ci fa guardare avanti con soddisfazione».

Il presidente della Giunta della Regione Marche Francesco Acquaroli ha portato il suo contributo: «È fondamentale un buon rapporto con il personale che va coinvolto e valorizzato – dice -; la parità di genere è elemento essenziale e dà un valore aggiunto».

Il presidente Acquaroli ha poi partecipato alla consegna degli attestati di certificazione: l’hanno ricevuta Asja Sestilli e Iole Rosini per Confcommercio Marche Centrali, Vittorina Nori Zuffellato per Cat Srl (Centro assistenza tecnica di Confcommercio Marche Centrali), Tiziana dell’Uomo e Catia Anelli per Terspazio Srl (Società di servizi del sistema Confcommercio Marche Centrali) e Roberta Pinto per Caf Imprese Confcommercio Suarl (Centro di assistenza fiscale del sistema Confcommercio Marche Centrali).

In precedenza si è svolto un talk, dal titolo “La gestione aziendale per la riduzione del divario di genere”, che ha illustrato i vantaggi economici e reputazionali che la certificazione Parità di Genere offre alle aziende, con Giulia Lapertosa, co-fondatrice e project leader di carriere.it, Laura Iodice, funzionario del settore lavoro, contrattazione e relazioni sindacali della Confcommercio Imprese per l’Italia Nazionale, Natascia Masi, senior manager e responsabile certificazione parità di genere Uniter S.r.l. e Simona Petrozzi, presidente Terziario Donna Confcommercio Roma.

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«Le imprese colgono i due punti di forza fondamentali della certificazione – sottolinea Masi -, ovvero aumento della reputazione, che dà un vantaggio competitivo, poiché si riescono a trattenere i talenti e al tempo stesso si è polo attrattore; e il miglioramento della performance. Oggi esistono dei fondi nazionali per la copertura dei costi di assistenza per l’ottenimento della certificazione, il nuovo bando di Unioncamere è in uscita a breve».

Iodice evidenzia il lavoro svolto in Confcommercio: «Abbiamo introdotto nel contratto collettivo una serie di norme volte a favorire la diffusione della parità di genere, tra cui l’istituzione della figura del garante, la certificazione stessa e le misure di contrasto alla violenza di genere. Chi ottiene la certificazione ha anche vantaggi fiscali, un punteggio premiale e la riduzione della garanzia fideiussoria nell’assegnazione di gare pubbliche».

Aggiunge Petrozzi: «A Roma abbiamo attuato il Progetto Futuro Sicuro, una best practies contro la violenza su donne e minori; non esiste parità di genere fino a quando c’è un femminicidio al giorno. Qui le aziende per la prima volta sono protagoniste per sconfiggere questo problema».

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Lapertosa commenta i dati che mostrano il divario delle opportunità tra uomini e donne: «Le donne rappresentano la maggioranza dei laureati e ricevono voti più alti, eppure solo 20% diventa manager; nelle imprese quotate la media delle amministratrici donne precipita al 3%. Sono percepiti come ostacolo alla carriera la maternità, la scelta di materie umanistiche e non quelle Stem all’Università e una differente educazione che hanno bambini e bambine sul tema del rispetto delle regole».

Hanno portato i propri saluti Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio Unica delle Marche; Arnaldo Ippoliti, presidente terza commissione del Comune di Ancona e Cristina D’Angelo, direttore regionale dei Vigili del Fuoco della Regione Marche.

 

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