La giunta, riunita questa mattina a Palazzo del Popolo, ha approvato su proposta dell’assessore all’Urbanistica Angelo Eliantonio, gli indirizzi per la costituzione del registro dei diritti edificatori e del relativo regolamento. «Si tratta – spiega in una nota l’assessore Eliantonio – di un atto innovativo, che rende il Comune di Ancona più efficace sul fronte della rigenerazione urbana e più coerente con gli indirizzi della nuova Legge Urbanistica Regionale in ordine al consumo di suolo zero e all’utilizzo dei diritti edificatori esistenti». Alla base di questa scelta c’è l’obiettivo da un lato di raggiungere la limitazione del consumo di suolo, dall’altro di sperimentare nuove condizioni per l’utilizzo della cubatura di proprietà pubblica già esistente.
I diritti edificatori rappresentano la capacità di costruire concessa dal Prg vigente ad aree e immobili all’interno del territorio comunale. Tali diritti hanno un proprio valore, connesso ai prezzi espressi dal mercato immobiliare locale, valore che può essere trasferito da un suolo all’altro, con la conseguenza che i suoli che cedono i diritti edificatori su altri ne restano privi. Il registro è, quindi, lo strumento necessario a certificare l’esistenza di questa capacità una volta che viene dissociata dall’immobile o area alla quale era originariamente attribuita, a seguito, ad esempio, di una demolizione.
Per diventare operativo, il Registro dovrà essere successivamente disciplinato da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio comunale che individua: le modalità di acquisizione, trasferimento ed estinzione dei diritti edificatori; le modalità di identificazione dei dati dell’immobile o dell’area di partenza e le caratteristiche di quelle di atterraggio; la forma, le funzioni e la compilazione del registro; il rilascio del certificato dei diritti; la pubblicazione e la consultazione del Registro.
«In attesa dunque della variante generale costituita dal nuovo Pug – conclude Eliantonio – proponiamo di istituire già da ora un Regolamento dei diritti edificatori di tipo sperimentale, utile ad anticipare gli obiettivi di rigenerazione urbanistica e decoro urbano in specifici ambiti di interesse pubblico. Per poter inserire all’interno del Registro dei diritti edificatori le volumetrie pubbliche generate ad esempio dalla demolizione di edifici pubblici in corso di attuazione, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario procedere sin d’ora alla identificazione delle volumetrie da inserire poi nel Registro». È, quest’ultimo, ad esempio, il caso della ex scuola Cinzio Benincasa, che a oggi versa in un prolungato stato di abbandono e per la cui demolizione, a cui seguirà la realizzazione di un piccolo parco urbano, la giunta ha oggi approvato una variazione nel Piano delle opere pubbliche che consentirà di destinare ulteriori risorse al progetto.
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