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Due giorni al Consiglio comunale:
piraniani e antonelliani in pressing
per le dimissioni di Dino Latini

OSIMO – Dopo l’apertura del presidente del Consiglio regionale-consigliere comunale per ricucire la crisi, la maggioranza del sindaco, che non vuole il voto anticipato, si compatta in massa contro di lui e ne chiede l’uscita dalla Sala Gialla. C’è attesa per la seduta di lunedì quando si tornerà a parlare anche dell’impianto biogas. Gli esponenti del comitato saranno in aula seduti tra il pubblico. La capoguppo del Pd Paola Andreoni:«Osimo Babilonia, c’è la sensazione che ciascuna parte della maggioranza voglia addebitarsi l’una all’altra la responsabilità del fallimento politico»

da sin. Dino Latini, Francesco Pirani e Sandro Antonelli il giorno della vittoria elettorale a giugno 2024

 

Il sindaco dimissionario Francesco Pirani potrebbe tornare sui suoi passi ad una sola condizione: dovrebbe lasciare la Sala Gialla Dino Latini, presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale in appoggio esterno alla maggioranza di Osimo con il suo gruppo consiliare a 4 ‘Liste civiche-Su La Testa’. Solo a lui sarebbero state sollecitate le dimissioni e la questione sarebbe già espressa e motivata anche ai vertici regionali dei partiti di centrodestra che sostengono la coalizione Pirani. Accetterà?  Il conto alla rovescia per la data del 3 dicembre è già scattato. Prima dell’ultimo giorno utile per ratificare la riconsegna della fascia tricolore o il dietrofront di Francesco Pirani, c’è l’appuntamento del Consiglio comunale di lunedì 25 novembre che potrebbe segnare la svolta. Non ha affatto convinto l’ala piraniana e antonelliana della maggioranza l’apertura per una ricucitura della crisi firmata da Latini con la pec con la quale annuncia di essere pronto a votare tutti i punti all’ordine del giorno del 25 novembre. Un odg identico a quelli che l’11 novembre non ha invece approvato uscendo dall’aula, insieme ai sui colleghi di gruppo e all’opposizione, facendo così saltare il numero legale e i lavori consiliari.

Dino Latini nella Sala Gialla

Di questo e altro si è parlato, in un disamina attenta dei vari passaggi,presenti e passati, nell’incontro serale giovedì scorso nella sede elettorale del movimento Progetto Osimo Futura di Achille Ginnetti, alla presenza anche di Sandro Antonelli e dei suoi. Tutti si sono detti speranzosi che il sindaco dimissionario ci ripensi perché nessuno auspica il voto anticipato delle Comunali e l’arrivo di un Commissario prefettizio per la città. Tra due giorni l’assemblea cittadina dovrà discutere non solo delle linee programmatiche e della variazione di bilancio per le festività natalizie (il sindaco si è confrontato anche in una riunione con i commercianti) ma anche della interrogazione della capogruppo di minoranza del Pd, Paola Andreoni sulla vicenda Biometano in località Coppa di Osimo. Il Comitato dei residenti che si oppone alla riconversione dell’impianto sarà di nuovo presente in aula, tra il pubblico. «Sarà importante sapere dal sindaco Pirani l’esito della Conferenza dei Servizi e se il comune di Osimo, in tal sede, ha contrastato la realizzazione dell’ampliamento dell’impianto, quali risposte intende fornire alla petizione popolare promossa dai cittadini e quali iniziative sta mettendo in atto per negare l’autorizzazione del progetto» osserva in una nota Andreoni.

Paola Andreoni

La consigliera dem offre anche la sua analisi della crisi che tormenta la maggioranza osimana rilevando che le dimissioni del sindaco sono state «causate dall’impossibilità di trovare un accordo di maggioranza tra le tre “anime” della destra uscite vittoriose dal ballottaggio: liste Pirani, liste Antonelli e liste di Latini (c.d. “liste da sempre”). La questione in poche parole era/è la richiesta disattesa delle “liste civiche da sempre”, una serie di richieste (una “lista del molibdeno” di cui non sappiamo i contenuti) riconducibili ad ottenere una maggiore visibilità, un posto d’onore nell’esecutivo e/o chissà quali altre poltrone. Dopo l’ultimo Consiglio comunale del 11 novembre sono seguiti giorni frenetici di trattative, che hanno visto ”partorire” un topolino. Piccoli aggiustamenti: il conferimento di ulteriori deleghe agli esponenti delle vecchie liste civiche (Bordoni, Sabbatini e Strappato). – scrive Paola Andreoni – Era questo quanto richiedeva il capogruppo delle “Liste Civiche da sempre” nel suo intervento, “je accuse”, in Sala Gialla? Le Civiche da sempre chiedevano, inoltre, maggiore unicità con la formazione di un unico gruppo consiliare della maggioranza. Il 14 novembre scorso, il sindaco Pirani si è dimesso»

«Viene da pensare che la crisi sia stata risolta e che la maggioranza si sia ricompattata? – domanda Paola Andreoni – Che Pirani continuerà ad essere ancora sindaco, ma sindaco a tempo determinato, fino a quando il leader delle “liste da sempre” vorrà e riterrà utile per i suoi tornaconti politici? Ma a ben riflettere, bisogna ben interpretare ogni singola parola, ogni singola frase. Per farla breve, la sensazione è che le parti politiche in competizione nell’ ambito della ex maggioranza consiliare, vogliano addebitarsi l’una all’altra la responsabilità del fallimento politico di questa incresciosa, incredibile vicenda. Un navigare a brevissima vista, in acque che rimangono agitate e tempestose. Uno “spettacolo indegno ed indecoroso”: la Osimo Babilonia, messa in atto dalla maggioranza continua, prossima puntata, lunedì 25 novembre alle ore 15,30 e seguenti» conclude la capogruppo del Pd.

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