Sono state aggiornate le tariffe relative ai servizi cimiteriali di tumulazione che erano ferme al 2016.
La Giunta lo ha fatto oggi su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini.
«La rimodulazione si è resa necessaria – viene spiegato – sia per il considerevole lasso di tempo intercorso dall’ultimo incremento delle tariffe, sia in considerazione dei maggiori costi di manodopera e materiali dovuti alla congiuntura economica sfavorevole degli ultimi anni».
La Giunta ha quindi stabilito che le nuove tariffe decorreranno dal 1 gennaio 2025 e saranno soggette ad adeguamento annuale all’indice Istat-Foi.
Gli incrementi saranno da circa 6 euro a circa 140 euro massimi a seconda delle singole voci, con un aumento medio di circa 56 euro.
In particolare, per quanto riguarda le operazioni di tumulazione, «è stato necessario accorpare le varie opere edili (muratura e smuratura) ad esse collegate, prevedendo che in caso di lavori parziali (sola muratura) debba applicarsi una riduzione del 50% della tariffa, che comprende già entrambe le attività. Per l’adeguamento delle tariffe si è ritenuto inoltre opportuno elaborare un’analisi prezzi delle operazioni cimiteriali per tener conto dei considerevoli aumenti dei prezzi dei materiali edili, prendendo in considerazione le seguenti voci: manodopera (operaio specializzato/operaio comune); noleggio attrezzature; materiali».
Ad occuparsi, con contratto di servizio, della gestione dei servizi cimiteriali comprensiva della gestione del servizio di illuminazione votiva, è Ancona Servizi SpA.
Il contratto prevede attualmente un corrispettivo per Ancona Servizi «pari a 890.000 euro oltre iva 22% per un totale di 1.085.800 euro, a fronte di un’entrata a favore del Comune pari ad € 939.000,00 (iva inclusa) derivanti dal gettito delle lampade votive e delle operazioni cimiteriali ordinarie e straordinarie svolte dalla società. La rimodulazione delle tariffe consente di rendere maggiormente sostenibile il piano economico dell’attuale contratto di servizio».
«Il nostro obiettivo – afferma Tombolini – è quello dell’efficientamento della macchina amministrativa per quanto riguarda la gestione dei cimiteri. Questo intervento sulle tariffe dei servizi cimiteriali, dunque, è parte del complesso delle operazioni che l’assessorato sta svolgendo per efficientare il sistema complessivo».
Nel dettaglio, per quanto attiene all’inumazione, «si è ritenuto opportuno comprendere nella tariffa anche la successiva esumazione, eseguita dopo il periodo ordinario di rotazione decennale. Per le operazioni di tumulazione ed estumulazione da loculo provvisorio la tariffa e calcolata applicando una riduzione del 50 per cento rispetto alle tariffe di tumulazione ed estumulazione in loculi definitivi, in quanto si tratta di un’operazione di più agevole esecuzione dal punto di vista tecnico. Quando la tumulazione in loculo provvisorio dipende dall’Amministrazione comunale per mancata disponibilità di loculi comunali definitivi è previsto il pagamento della tariffa di tumulazione in loculo definitivo, ma nella voce di costo della successiva operazione di “Estumulazione da loculo provvisorio per traslazione a loculo definitivo” si intende incluso il costo della tumulazione salma in loculo definitivo».
Con riguardo al trasporto, è stata anche aggiunta la voce “Trasporto resti mortali o ceneri” tra cimiteri diversi, calcolata al 50% rispetto al trasporto feretri tra cimiteri diversi, considerato che il trasporto di urne o cassette ossario è di più agevole esecuzione.
Inoltre, considerato che nella prassi operativa si verifica talvolta la necessita di procedere ad ispezione di loculi per verificare eventuali perdite di liquidi o per altre necessità, si è ritenuto opportuno introdurre un’apposita voce tariffaria, ad oggi non prevista.
Infine, sono state adeguate le voci relative alla sosta urne cinerarie rispetto a quanto già previsto per la sosta feretri. In particolare e stata prevista la tariffa per la sosta a decorrere dall’ottavo giorno e fino all’ultimo giorno di permanenza all’interno del deposito mortuario, al fine di disincentivare l’utilizzo improprio delle cellette ossario della Sala del Commiato del Cimitero di Tavernelle.
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