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Crisi Beko, manifestazione dei lavoratori.
Il presidente della Regione Acquaroli:
«Restare uniti, coesi e compatti»

FABRIANO - Lo ha ribadito partecipando alla manifestazione indetta dagli impiegati dello stabilimento di Melano. In questi giorni sono stati continui i contatti sia con il ministro Urso che con gli uffici del Mimit


«Sarà fondamentale restare uniti, coesi e compatti. È con questo spirito che saremo il prossimo 10 dicembre al tavolo del Ministero per affrontare la crisi che riguarda la Beko».
Lo ha ribadito convintamente questa mattina a Fabriano il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, partecipando alla manifestazione indetta dai lavoratori dello stabilimento di Melano.


Acquaroli ha pronunciato un forte richiamo all’unità: «Noi difendiamo le Marche, difendiamo il lavoro, l’occupazione, la competitività del nostro territorio. Noi vogliamo difendere la storia industriale della nostra regione, che coincide anche con l’eccellenza e con la storia industriale del Sistema Italia. Sappiamo che da questi stabilimenti e da questi uffici si è sviluppata una storia importante, con un grande passato alle spalle e ora deve avere un grande futuro verso cui orientare il destino e lo sviluppo di queste comunità e di questi territori».


Il presidente Acquaroli ha ricordato che la Regione sta facendo grandi sforzi per il rilancio del nostro territorio che è stato anche colpito dal sisma. Il 10 dicembre, che per legge regionale è stata istituita la Giornata delle Marche, quest’anno sarà posticipata al giorno successivo per consentire di partecipare all’incontro al Mimit.

«Non sarà una partita facile, semplice e breve – ha detto Acquaroli – È nostro desiderio partecipare a testimonianza del forte senso di appartenenza a questa comunità e per portare il nostro contributo e anche il nostro disappunto rispetto al Piano proposto dalla proprietà che oltre a essere inaccettabile è offensivo nei confronti di tutta la comunità marchigiana e di queste comunità in particolare, portando incertezza e disperazione. Si tratta di territori fragili, toccati anche dal sisma del 2016, su cui gli stessi Governi che si sono succeduti hanno investito tanto per la ricostruzione di case, infrastrutture, per il loro rilancio economico. Ma non c’è rilancio se ora si crea questa ferita».


In questi giorni sono stati continui i contatti sia con il ministro Urso che con gli uffici del Mimit i quali
«hanno ben chiara – ha fatto sapere Acquaroli – l’importanza dell’attività produttiva degli stabilimenti della Beko e la salvaguardia dei posti di lavoro che, ribadisco, deve essere un obiettivo prioritario. Ci auguriamo di uscire dall’incontro con buone notizie – ha concluso il presidente della Regione – Noi faremo il massimo e sono convinto che anche il Governo farà tutto il possibile».

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