E’ costante l’impegno dei poliziotti della questura di Ancona finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina.
Si è conclusa la vicenda risalente a luglio dello scorso anno quando un gruppo di extracomunitari aveva accerchiato gli agenti delle volanti durante un normale controllo di polizia.
Nei mesi successivi, infatti, l’Ufficio Immigrazione era riuscito a rimpatriare gli stranieri irregolari che, a seguito di quell’episodio filmato anche con alcuni smartphone, divenne virale tra i più giovani.
All’appello mancava solamente un giovane tunisino 20enne, già gravato da precedenti penali in tema di spaccio di sostanza stupefacenti.
Il ragazzo era riuscito a trattenersi in Italia attraverso ben due richieste di asilo, entrambe valutate negativamente dagli organi competenti con provvedimenti di diniego, per poi rendersi irreperibile.
Durante la notte scorsa, tra il 25 ed il 26, a seguito di una operazione della Squadra Mobile, il tunisino è stato ritrovato all’interno di uno stabile a Collemarino privo di documenti e incosciente per una intossicazione da monossido.
Successivamente, dagli accertamenti sulla sua posizione, si è appurata la sua irregolarità e, in considerazione della sua pericolosità, si è proceduto all’accompagnamento presso un Cpr, in attesa di definitivo rimpatrio.
«Resta sempre alta l’attenzione della polizia – ha detto il questore, Cesare Capocasa – alla lotta all’immigrazione clandestina nei confronti degli stranieri pericolosi, irregolari sul nostro territorio ed in grado di creare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il lavoro delle donne e degli uomini delle Forze dell’Ordine è costante e quotidiano per garantire un’alta percezione della sicurezza urbana, che sia reale e non solo meramente potenziale».
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