Un lavoro atteso da decenni che non può tuttavia compromettere la viabilità, gravare su altre arterie e arrecare un grave pregiudizio alle ditte che hanno sede nell’area industriale tra Montecamillone e la rotatoria di San Rocchetto. Dopo la realizzazione delle vasche di espansione per la regimentazione delle acque, le complesse opere idrauliche del Consorzio di Bonifica prevedono l’ampliamento del ponte sul fosso Rigo. Un intervento la cui durata è stimata in circa nove mesi (da dicembre 2024 ad agosto 2025) implicando la chiusura della strada che funge da ingresso principale a Castelfidardo per chi proviene da nord, quella che collega la Statale 16 Adriatica al centro, unico accesso autorizzato per i mezzi pubblici e per quelli pesanti che devono raggiungere la zona industriale limitrofa.
L’Amministrazione comunale di Castelfidardo ha fatto presente a più riprese alle autorità competenti – come riporta un comunicato – la necessità di creare una viabilità alternativa mediante un by-pass temporaneo sulle zone di cantiere, allo scopo di garantire alle realtà imprenditoriali presenti sul territorio la possibilità di continuare l’attività limitando l’inevitabile contrazione derivante dalle difficoltà logistiche.
«Un’ipotesi – spiega il sindaco Roberto Ascani – che abbiamo posto come condizione per autorizzare i lavori e che in un primo tempo sembrava essere stata presa in considerazione. Invece, dopo varie interlocuzioni in cui abbiamo ribadito le nostre motivazioni, la Regione anziché recepire le problematiche sembra aver escluso dalla progettazione il bypass temporaneo ed anzi diffida il Comune al fine di poter procedere. Eppure ci sembrano evidenti i danni economici che subirebbero le imprese e il supermercato che si trova all’incrocio con via della Stazione, le conseguenze di deviare il traffico pesante su strade non idonee che attraversano tre centri abitati costringendo ad un cambio di viabilità impattante con deterioramento dei manti stradali, così come è lampante l’allungamento dei tragitti, dei tempi di percorrenza e dei costi a carico delle linee scolastiche (e non) delle corriere. Ragioni che ci inducono ad essere fermi sulla nostra posizione. Con la Provincia abbiamo convocato una riunione tecnica per lunedì prossimo cui ci auguriamo sia presente un rappresentante della Giunta regionale. Il problema si potrebbe risolvere con uno specifico stanziamento nel bilancio regionale che è in fase di approvazione inserendo l’importo necessario per il by-pass così come già previsto dal progetto originario in ossequio alle prescrizioni imposte dalla Provincia di Ancona», conclude Ascani.
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