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Risse, ubriachi e pregiudicati:
revocata la licenza al titolare di un locale

ANCONA - Tanti gli interventi effettuati dalla polizia che, in passato, aveva già dato più di uno 'stop' al bar nei pressi della stazione ferroviaria

Le Volanti della polizia nei pressi della stazione (Archivio)

E’ stata revocato la licenza di un noto locale nei pressi della stazione ferroviaria.
Il provvedimento a seguito della segnalazione, avvenuta lo scorso ottobre, da parte del questore al prefetto, per alcuni gravi e ripetuti fatti accaduti all’interno e nelle immediate adiacenze del locale proponendo, appunto, la revoca delle autorizzazioni del locale.
Il prefetto ha prontamente avanzato al Comune di Ancona la richiesta di revoca della licenza del bar e, questa mattina, il Suap del Comune ha revocato ogni licenza del locale al suo titolare: un dominicano di 45 anni, con a proprio carico una serie di denunce e condanne per vari reati tra cui prostituzione, spaccio di stupefacenti, disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone, maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale e sequestro di persona, e che è attualmente recluso nel carcere di Pesaro, dato che a suo carico è stata anche eseguita un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale di gruppo e atti persecutori.
La polizia ha sottolineato, alla luce di tali pendenze, come il 45enne non possedesse i requisiti di “moralità”, come da articolo 11 del Tulps, e non fosse comunque in grado di vigilare e gestire il proprio pubblico esercizio per il fatto di trovarsi in carcere.
Il locale inoltre, negli ultimi mesi, era gestito da una persona non titolata e, lo scorso settembre, i poliziotti avevano accertato la gestione irregolare, puntualmente segnalata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona, che ha comminato al titolare una sanzione di 2.500 euro perché il dipendente “gestore” non era stato regolarmente assunto.
Inoltre, il bar negli ultimi due anni era diventato ritrovo di persone dedite all’uso di sostanze alcoliche oltre ad essere teatro di episodi rilevanti ed allarmanti sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, tanto che il questore ne aveva già disposto la chiusura per due volte: ad aprile 2023 e a gennaio scorso. Lo stesso locale era stato oggetto di chiusura in altre due occasioni per inosservanza della normativa di prevenzione del Covid.
Infine, sempre in quel bar, lo scorso settembre la polizia aveva arrestato due uomini responsabili dei reati di violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale in concorso, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sull’identità del personale che si trovava nel locale. In quell’occasione, uno degli agenti si trovo costretto ad utilizzare il taser.

Il questore Cesare Capocasa (Archivio)

Ma anche altri interventi sono stati effettuati dalla polizia, sempre in quel bar.
Il 13 ottobre scorso i poliziotti controllavano i clienti e riscontravano la presenza di numerose persone con precedenti penali. Il 15 aprile veniva richiesto l’intervento della polizia per far cessare una violenta lite tra alcuni clienti del bar che avevano abusato di sostanze alcoliche. Il 30 gennaio il questore sospese l’attività del locale per 10 giorni, a seguito di una rissa, con lesioni. In quell’occasione, grazie alla ricostruzione dei fatti effettuata dalla locale Squadra Mobile, si accertò che la vittima, già in stato di ebrezza, andava al bar e nonostante la sua evidente condizione di ubriachezza, otteneva altre consumazioni alcoliche tanto da peggiorare oltremodo il suo stato di alterazione. Emergeva anche che lo stesso, dopo aver discusso all’interno del bar con un suo conoscente, si recava all’esterno dove iniziava un accesa lite che sfociava in un’aggressione, che gli procurava ferite lacerocontuse al volto e uno stato confusionale provocato dallo shock per la violenza subita. E, ancora, il 26 ottobre 2023 numerosi condòmini residenti nella zona limitrofa, presentavano un esposto a questore, sindaco e comandante della polizia locale evidenziando che la situazione era divenuta insostenibile per degrado, ubriachezza e condotte moleste. Il 18 aprile 2023 l’attività veniva sospesa per 7 giorni a seguito di un’aggressione avvenuta all’interno del bar, tra due clienti che si erano picchiati. Infine, il 29 gennaio 2023 la polizia intervenne per musica ad alto volume proveniente sempre dal locale.

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