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“Per fare un albero ci vuole un figlio”:
ecco 26 piante per ogni nuovo nato

MAIOLATI SPONTINI - Piantati lecci, gelsi e aceri campestri. L'assessore alla Pubblica istruzione Maria Ludovica Trillini: «L’idea è quella di rendere questo progetto un evento fisso, anche per sostituire e rinnovare il patrimonio arboreo»

Un momento della giornata

Nel parco della Solidarietà di Moie sono spuntati nuovi lecci, gelsi e aceri campestri: 26 piante, una per ogni nuovo nato.
È il progetto “Per fare un albero ci vuole un figlio”, inaugurato domenica scorsa con la consegna simbolica ai 26 bambini nati nel 2023 nel Comune dell’albero loro assegnato, con tanto di targa con il proprio nome e cognome.
La forestazione urbana dell’area adiacente al centro culturale “eFFeMMe23” si andrà, quindi, incrementando di anno in anno grazie all’iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale e inserita nel programma elettorale della lista “Insieme per i cittadini”.
Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, il sindaco Tiziano Consoli e gli assessori alla Pubblica istruzione Maria Ludovica Trillini e alla Famiglia Roberta Romagnoli.

«Abbiamo dato seguito – spiega l’assessore Trillini – ad uno dei nostri obiettivi programmatici, cogliendo l’opportunità fornita dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 che prevede, per i Comuni con una popolazione superiore a 15 mila abitanti l’obbligo di piantare un albero per ogni nuovo nato, ma dà anche la possibilità ai Comuni più piccoli di ricevere gratuitamente le piante da utilizzare a questo scopo. C’era la volontà di dare un segnale di vicinanza, in un periodo come questo di decremento demografico, alle famiglie che mettono al mondo un bambino. L’idea è quella di rendere questo progetto un evento fisso, anche per sostituire e rinnovare il patrimonio arboreo. Siamo stati molto contenti della partecipazione, nonostante la giornata fredda, da parte delle famiglie, nonni e parenti compresi, arrivate con i loro bambini».

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