Domani, giovedì 5 dicembre alle ore 18, presso la Sala R. Mosca (ex Cantinone) di Osimo, il professore Gaetano Azzariti, docente di Diritto Costituzionale all’Università La Sapienza, sarà protagonista di un incontro pubblico sull’autonomia differenziata. L’evento, promosso dal comitato osimano per la raccolta firme contro la legge sull’autonomia, vedrà il costituzionalista dialogare con il giornalista Maurizio Blasi di Articolo 21. Al centro del dibattito ci sarà l’impatto dell’autonomia differenziata sull’uguaglianza e sull’unità della Repubblica. Un argomento che negli ultimi mesi ha acceso un forte confronto politico, con posizioni contrapposte sul rischio di aumentare le disuguaglianze tra le regioni. La serata sarà anche un momento di riflessione sulle implicazioni costituzionali della norma, che ha già suscitato numerosi dubbi tra gli esperti.
«L’incontro arriva dopo mesi di mobilitazione civica, che ha visto il comitato osimano raccogliere 1.069 firme, pari al 24% delle 4.464 firme complessive raccolte nella provincia di Ancona. Tra i dati locali spiccano le 688 adesioni di Osimo, le 367 di Castelfidardo e le 14 tra Loreto e Sirolo.- si legge in una nota dell’Anpi Osimo – Numeri significativi che testimoniano il coinvolgimento attivo della comunità nel dibattito pubblico. Un referendum ancora incerto nonostante il successo nella raccolta firme, la recente sentenza della Corte Costituzionale ha complicato lo scenario. La Corte ha infatti stabilito che la legge sull’autonomia differenziata dovrà subire modifiche prima di entrare in vigore, lasciando in sospeso la possibilità di un referendum. Tuttavia, l’iniziativa popolare ha già raggiunto un primo obiettivo, ottenendo un parziale blocco della norma da parte della Corte e riportando l’attenzione sul tema».
«L’incontro del 5 dicembre rappresenta dunque una preziosa occasione per approfondire i possibili scenari futuri e per comprendere meglio le sfide poste dall’autonomia differenziata. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia riflettere sul futuro del Paese, con l’analisi di uno dei massimi esperti di diritto costituzionale e la presenza di voci autorevoli del giornalismo» conclude Anpi.
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