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Rischia la vita per una grave polmonite,
la piccola Miriam è tornata a casa
«E’ fortunato chi esce con i figli in braccio»

RECANATI - La bambina di 22 mesi era stata ricoverata prima al Salesi poi al Bambin Gesù. Il papà Nicola Binci: «La sua fortuna è stata che a partire dalle infermiere di Macerata ai vari primari, al personale che ha incontrato in ogni reparto, ognuno ha fatto la cosa giusta al momento giusto. Ha testato la sanità italiana in tutte le sue sfaccettature: c'è una quantità e qualità compromessa dai tagli ma dietro a questo ci sono persone che dedicano la loro vita e professione a salvare altre vite facendo quello che possono con quello che hanno»»

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Nicola Binci con la piccola Miriam

di Alessandra Pierini

«E’ fortunato chi esce con i figli in braccio». Sono parole di Nicola Binci, papà di Miriam, la bimba recanatese di 22 mesi, tornata ieri a casa dopo 35 giorni di ricovero al Bambin Gesù di Roma. Ha dovuto affrontare la lunga degenza in seguito a una grave polmonite per la quale ha rischiato la vita. 

«Nella sua ancora breve esistenza – spiega Binci – Miriam ha testato la sanità italiana in tutte le sue sfaccettature. Noi abbiamo visto visto dove va a finire una parte importante dei soldi delle tasse, c’è una quantità e qualità compromessa dai tagli ma dietro a questo ci sono persone che dedicano la loro vita e professione a salvare altre vite facendo quello che possono con quello che hanno».

Affetta da una malattia metabolica rara scoperta quando aveva tre giorni, la piccola è sottoposta a trapianto di fegato al Bambin Gesù quando aveva 13 mesi. A fine ottobre la bambina è stata sottoposta al vaccino antinfluenzale, il giorno dopo ha iniziato a non stare bene e i genitori si sono subito mossi per capire cosa stesse accadendo rivolgendosi prima all’ospedale di Macerata, poi al Salesi che ha poi attivato il Bambin Gesù.

«E’ stata ricoverata d’urgenza – ricorda il papà – poi da Roma sono arrivate le ambulanze per sottoporla ad Ecmo, un macchinario per l’ossigenazione che va installato in punti vitali». Per questo il trasporto è un momento molto delicato e non può avvenire in ambulanza. E’ stato quindi attivato il volo d’urgenza dell’Aeronautica per trasferirla da Falconara al Bambin Gesù. «Per Miriam è stato fatto qualcosa di eccezionale. La fortuna è stata che a partire dalle infermiere di Macerata ai vari primari, al personale che ha incontrato in ogni reparto, ognuno ha fatto la cosa giusta al momento giusto e così Miriam ha portato a casa la pelle».

Ora il ritorno a casa dove ad attendere Miriam, sempre assistita dalla mamma, c’erano il fratellino di 5 anni e il nonno paterno. «La sua battaglia non è finita – continua il papà – ha fatto il suo percorso di degenza ma mi sono fatto promettere che già la prossima settimana potremo tornare nella sede del Bambin Gesù a Palidoro per la riabilitazione di cui ha bisogno urgente».

 

 

«Speriamo di riabbracciare presto Miriam, nostra figlia al momento è stabile. Abbiamo passato l’inferno»

 

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