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Crisi Beko, Papa Francesco
ascolta il grido di dolore
dei dipendenti (Video)

ROMA - Una delegazione composta dal vescovo Palmieri, dal sindaco di Comunanza Sacconi, dagli operai Lorenzo Monaldi (Comunanza), Pietro Ciarlantini (Fabriano) e Simone Martini (Siena) , insieme al cardinale Paolo Lojudice, è stata accolta in Vaticano: «La sua presenza ci dà forza per affrontare questa battaglia»
La delegazione racconta l'incontro col Papa

 

Questa mattina, sabato 7 dicembre, Papa Francesco ha accolto una delegazione di lavoratori della multinazionale Beko, per discutere della crisi che sta colpendo l’azienda.

Monaldi, Palmieri e Sacconi

La Beko ha annunciato un piano di ridimensionamento che coinvolgerà numerosi stabilimenti, tra cui quello di Fabriano, e prevede la chiusura di quelli situati a Comunanza, Siena e parte di Cassinetta. Questa decisione mette a rischio il futuro di oltre 1.900 lavoratori, con gravi ripercussioni anche per le comunità locali e il tessuto economico dei territori interessati.

La delegazione era composta dal sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, dagli operai Lorenzo Monaldi (Comunanza), Pietro Ciarlantini (Fabriano) e Simone Martini (Siena), insieme al cardinale Paolo Lojudice e al vescovo Gianpiero Palmieri.

Durante l’incontro, il vescovo Gianpiero Palmieri, della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e della diocesi di Ascoli Piceno, ha illustrato al Papa la gravità della situazione:

I lavoratori della Beko da Papa Francesco (foto Fb Cgil Siena)

 

«Abbiamo raccontato al Santo Padre il dramma dei lavoratori della Beko e delle comunità locali, come Comunanza, Force e Montemonaco, che rischiano di essere devastate dalla chiusura dell’azienda – racconta -. Questa decisione non colpisce solo i 1.900 dipendenti diretti, ma anche le famiglie e tutto l’indotto, mettendo in pericolo la sopravvivenza di intere realtà territoriali».

«Siamo grati a Papa Francesco per avere accolto la nostra richiesta di potergli presentare la situazione critica di centinaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro – aggiunge il cardinale Lojudice – . Con i miei confratelli vescovi. Palmieri e Massara, coinvolti da questa situazione di emergenza, da settimane stiamo cercando di capire come insieme potere essere concretamente vicini ai lavoratori e alle loro famiglie. Sapevamo bene di potere contare sul sostegno e l’incoraggiamento del Papa, che ci ha chiesto di essere Chiesa in uscita soprattutto accanto a chi si trova in difficoltà e in stato di fragilità economica e sociale».

Il Papa ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione, offrendo la sua vicinanza spirituale e il suo incoraggiamento a continuare la battaglia per il lavoro e la dignità.

Il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, descrive l’incontro con il pontefice come un momento di grande intensità: «È stata un’esperienza emozionante. La presenza del Santo Padre ci dà forza per affrontare questa battaglia, che sarà lunga, ma siamo certi che con la sua vicinanza e le sue preghiere sapremo trovare la strada giusta. Spero che questo Natale possa essere un momento di speranza per i lavoratori e le loro famiglie».

Anche gli operai presenti hanno condiviso le loro impressioni. Lorenzo Monaldi, dello stabilimento di Comunanza, ha sottolineato l’importanza di essere ascoltati: «Sentirsi accolti e compresi dal Papa è stata un’esperienza unica. Ora speriamo che questa vicenda si risolva nel migliore dei modi. Le parole e l’attenzione del Santo Padre ci hanno dato conforto in un momento così difficile».

La delegazione ha ribadito la necessità di un intervento urgente per salvaguardare il lavoro e il tessuto sociale delle aree colpite. La vicinanza di Papa Francesco rappresenta un segnale di speranza, ma ora è fondamentale che anche le istituzioni e l’opinione pubblica proseguano nella mobilitazione per trovare una soluzione concreta a questa crisi.

Il 10 dicembre è previsto un incontro cruciale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Roma. In questa occasione, è atteso un confronto decisivo tra i vertici aziendali di Beko, il governo e i sindacati. Sarà un momento di fondamentale importanza per delineare il futuro e cercare soluzioni condivise.

(Redazione Cp)

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